ROMA Il Plenum del Consiglio superiore della magistratura ha votato all’unanimità in favore di Giovanni Bombardieri quale procuratore capo di Reggio Calabria.
Una decisione già blindata, lo scorso 20 luglio, dalla Quinta commissione del Csm che aveva proposto all’unanimità il magistrato alla guida della Dda di Reggio. Confermata, dunque, la scelta fatta nel 2018 che era era stata annullata lo scorso maggio dal Consiglio di Stato che aveva accolto il ricorso (respinto prima dal Tar del Lazio) dell’ex procuratore capo di Lucera, Domenico Angelo Raffaele Seccia, attuale Pg in Cassazione. I giudici amministrativi avevano disposto un ulteriore giudizio comparativo tra i due magistrati dando ragione a Seccia il quale lamentava la decisione fatta all’epoca dal Csm. Decisione che, per il Consiglio di Stato sarebbe stata inficiata «dalla sottovalutazione – era scritto nella sentenza – delle proprie esperienze di funzioni direttive inquirenti».
Ma il Consiglio superiore della magistratura ha mantenuto la decisione presa nel 2018.
Originario di Riace, nella Locride, Giovanni Bombardieri ha coordinato delicatissime inchieste contro la ‘ndrangheta, sia da sostituto procuratore della Dda di Roma che da procurare aggiunto di Catanzaro. Nella sua carriera, inoltre, Bombardieri e’ stato applicato anche alla Procura di Locri, alla Dda di Reggio Calabria e alla Procura generale presso la Corte d’Appello di Reggio Calabria.
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