CATANZARO «Le disfunzioni e le violazioni contrattuali nell’Asp di Catanzaro da parte del management dimostrano una inadeguatezza gestionale ed una scarsa attenzione verso i diritti del personale ed il rispetto delle regole. Infatti, si registra un ritardo inaccettabile, a fronte della situazione emergenziale assistenziale, dell’attribuzione al personale della dirigenza medica e sanitaria delle premialità 2019/2020/2021». A comunicarlo, in una nota, la Cisl medici. Che ha già diffidato l’Azienda chiedendo l’avvio della contrattazione decentrata 2019, la cui assenza è stata evidenziata nel mese di maggio dal Direttore Amministrativo, ed una informativa sulle risorse da utilizzare in tale sede. «Disfunzioni ed incoerenze nel sistema valutativo si sono registrate anche per la premialità 2018 che non è stata attribuita a diversi dirigenti, mentre, in altri casi, è stata assegnata in misura minore per errori dell’organismo indipendente di valutazione. Un buon numero di questi dirigenti è stato costretto a rivolgersi a vari legali per una rivalutazione della performance della loro struttura, anche dopo che il Commissario Straordinario nel mese di aprile ha rivisitato motu proprio la valutazione negativa dell’U.O. Centro Screening senza però riconsiderare a cascata gli obiettivi dei dirigenti delle U. O. Cure Primarie». «Non v’è dubbio – si legge ancora – che in capo al management pende la responsabilità di predisporre il sistema di misurazione e valutazione secondo la normativa di cui al D.Lgs. 74/2017, mentre all’OIV spetta il compito di valutare e monitorare il funzionamento del sistema». «E’ ingiustificabile la mancata attribuzione dell’indennità festiva nella misura prevista dal recente contratto nazionale 2016/2018 a partire dal 1 gennaio 2020, l’erronea applicazione della disciplina contrattuale sulle sanzioni disciplinari e la mancata definizione della graduazione delle funzioni, come non si può più tollerare la mancata attribuzione delle cosiddette indennità Covid». «Ed ancora, l’attuale management non procede, da diversi mesi, all’assegnazione degli incarichi di livello superiore giustificando il comportamento con la presenza di una delibera della precedente Commissione Prefettizia che blocca questa possibilità malgrado la richiesta del sindacato di rivedere tale disposizione. Persistono, invece, figure dirigenziali in violazione delle norme contrattuali e cioè i cosiddetti “referenti” anche con funzioni gestionali. E’ inaccettabile il comportamento di un management, in particolare del Commissario Straordinario già Direttore Sanitario dal 2020, che invece di garantire serenità alla dirigenza che, in questo momento di carenza di personale in tutto il territorio, nei pronto soccorso e nelle corsie degli ospedali si sta prodigando per il bene dei cittadini, rimane indifferente ai loro diritti ed alle prerogative contrattuali».
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