«Oggi Cosenza fa un altro passo avanti sul sentiero dei diritti, come da tradizione fino a qualche anno fa. Il ricordo più doloroso e’ il mancato patrocinio al primo GayPride di Cosenza da parte della passata amministrazione Occhiuto.
Dopo il riconoscimento della cittadinanza a Patrick Zaki, abbiamo avviato, grazie alla mozione Penna e al lavoro del consigliere Turco, l’iter per l’inserimento del principio dello “ius soli” nello Statuto comunale e del conferimento della cittadinanza onoraria ai tanti ragazz*, di fatto cosentini, in base al principio dello “ius scholae”.
Il Gruppo del PD in consiglio, che mi onoro di rappresentare, ha votato compatto la proposta Penna e sostiene convintamente l’impostazione inclusiva, progressista e libertaria del sindaco Franz Caruso e della Giunta.
Solo la volontà di trovare la più larga condivisione possibile sul tema non ci ha fatto precedere, in una valorosa gara sui diritti, il Consiglio comunale di Bologna di qualche mese.
Volontà di condivisione che riscontriamo solo nel gruppo Bianca Rende Sindaca, come sempre accade su questi temi.
I consigli comunali, consessi civici di rappresentanza più vicini ai cittadini, hanno il compito di indicare la via quando il Parlamento, nel caso di specie il Senato, ostaggio dei veti dei partiti sovranisti, non risponde alle esigenze del Paese, come è accaduto alla legge sullo ius soli, approvata solo alla Camera dei deputati.
Cosenza è faro di queste battaglie a Roma anche grazie agli interventi legislativi alla Camera della parlamentare PD del nostro territorio, Enza Bruno Bossio.
Non dobbiamo dimenticare il nostro passato, ma dobbiamo lavorare per una società che guardi ai diritti di tutti, in un mondo sempre più globalizzato e senza confini, ecco perché oggi Cosenza, come Bologna, aggiunge un piccolo tassello a questo percorso di civiltà e di progresso».
*Capogruppo PD Cosenza
x
x