GIZZERIA È stata sottoposta a sequestro preventivo – per essere restituita al Demanio (legittimo proprietario) – l’area naturale dei laghi La Vota, in località “Pesce e Anguille” nel Comune di Gizzeria.
Lo ha stabilito il gip del tribunale di Lamezia Terme su richiesta della Procura guidata da Salvatore Curcio che ha coordinato le indagini eseguite dai carabinieri del Nor della Compagnia di Lamezia Terme e dalla Guardia Costiera di Vibo Valentia.
La vicenda nasce in seguito all’impulso dell’ex assessore all’Ambiente Sergio De Caprio il quale aveva segnalato alle autorità giudiziarie competenti l’anomala situazione nella quale versava l’area dei laghi La Vota, per la quale la Regione aveva concesso un finanziamento di quasi due milioni di euro, per l’esattezza un milione e 700mila euro per la «realizzazione dei percorsi, sentieri nell’area-parco, ivi compresa la rinaturalizzazione delle aree sponde laghi».
La zona è destinata a diventare un parco urbano della biodiversità ma su di essa insisteva da tempo un contenzioso tra alcuni privati e il Demanio che impediva all’iter burocratico, instaurato con il Comune di Gizzeria, di andare avanti. L’indagine trae origine anche dalla denuncia del direttore Regionale dell’Agenzia del Demanio, nonché dalla comunicazione di notizia di reato da parte della Polizia Locale di Gizzeria.
Dalle indagini è emerso che in origine, qualche decennio fa, il Demanio aveva dato in concessione l’area a una famiglia di imprenditori della zona, i quali dopo qualche tempo avrebbero smesso di pagare i canoni continuando ad occupare abusivamente l’area demaniale, con pretese di legittimità su quel terreno in base a una mappa in loro possesso.
A questo punto i magistrati di Lamezia Terme hanno chiesto l’incidente probatorio in seguito al quale i periti del gip avrebbero appurato – attraverso un raffronto con la planimetria detenuta presso l’archivio notarile di Lamezia
Terme – che la mappa prodotta dagli imprenditori è falsa e l’area appartiene al Demanio.
È scattato così il sequestro preventivo dell’area e gli imprenditori – tre persone originarie di Lamezia Terme – sono stati iscritti nel registro degli indagati per occupazione abusiva di area demaniale ed esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza sulle cose.
Ora l’area dei laghi di Gizzeria può tornare al Demanio e, secondo il progetto finanziato dalla Regione, essere data in concessione gratuita al Comune di Gizzeria che dovrà gestire la riserva naturale. Il procedimento penale nei confronti dei tre indagati pende in fase di indagini preliminari.
Resta ancora un mistero da risolvere: che fine ha fatto la mappa demaniale originale?
(gi. cu. – ale.tru)
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