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‘Ndrangheta, le proiezioni del clan Mancuso tra Milano e le Baleari: quattro arresti e 27 indagati

Perquisizioni anche a Reggio e nel Vibonese. Gruppo attivo nel narcotraffico e nel recupero crediti. «Un’avvocatessa per recuperare crediti si rivolse a tre mafie»

Pubblicato il: 28/07/2022 – 12:19
‘Ndrangheta, le proiezioni del clan Mancuso tra Milano e le Baleari: quattro arresti e 27 indagati

MILANO Quattro arresti e una chiusura di indagine nei confronti di 27 persone per reati che vanno dall’associazione di stampo mafioso al narcotraffico, dalle estorsioni alle attività illecite legate al recupero crediti. È questo l’esito di una indagine coordinata dal pm della Dda di Milano Alessandra Cerreti, e denominata “Medoro”, svolta dai carabinieri del Ros che riguarda un gruppo ‘ndranghetista facente capo alla famiglia Mancuso di Limbadi.
Eseguite perquisizioni in tutta Italia. Dall’attività di indagine è emersa la figura di una avvocatessa che, «ritenendo di vantare un credito di oltre 40 mila euro» nei confronti di un piccolo imprenditore della Lombardia, si sarebbe rivolta a tre persone contigue a Cosa Nostra, alla ‘Ndrangheta e alla Sacra Corona Unita. Quest’ultima parte dell’inchiesta è svolta dalla Squadra mobile milanese, i cui accertamenti hanno consentito di dimostrare che la donna si sarebbe rivolta a un individuo vicino alla nota famiglia di mafia Fontana. 

Il clan Mancuso attivo fino alle Isole Baleari

Dalle indagini è emerso che è stata documentata l’esistenza, sul territorio di Milano, di un gruppo criminale di matrice ‘ndranghetista, caratterizzato dallo stabile collegamento con la famiglia dei Mancuso di Limbadi, alla quale alcuni degli indagati sono legati da vincoli di stretta parentela. Il gruppo criminale avrebbe commesso un numero indeterminato di reati, che spaziano dal narcotraffico alle attività estorsive e di recupero credito tramite violenze e minacce. La famiglia di ‘ndrangheta ha anche dimostrato la capacità di estendere la propria forza di intimidazione anche al di fuori dall’Italia, in particolare, nelle Isole Baleari.

Il narcotraffico: smerciati quasi 100 chili di droga

Tra le attività più redditizie del gruppo figura anche il narcotraffico. L’ascolto di innumerevoli conversazioni tra presenti, ha permesso di far emergere – nonostante le cautele adottate dagli indagati – l’esistenza di un’attività strutturata per lo spaccio di droga. Le acquisizioni investigative, insieme ai riscontri degli investigatori, danno uno spaccato quantomai completo e soddisfacente del complesso ed articolato traffico di stupefacenti condotto dagli arrestati che ha smerciato quasi 100 kg di droga – ben 72 di hashish, 18 di marijuana, nonché quasi mezzo kg di cocaina – e programmato e progettato l’importazione di quasi 2 tonnellate di hashish, per un volume di affari complessivo nell’ordine di centinaia di migliaia di euro.

Estorsioni per espandersi nel settore della sicurezza dei locali notturni

Il gruppo era anche attivo nel recupero crediti. «Si tratta di vere e proprie estorsioni, caratterizzate· dall’adozione di comportamenti e schemi tipici delle organizzazioni di tipo mafioso – si legge in una nota, firmata dal procuratore di Milano Marcello Viola – che si concretizzano in intimidazioni tese, da un lato, a coartare la volontà dei debitori, costringendoli a corrispondere quanto preteso, e dall’altro a costringere gli stessi creditori a sottostare alle imposizioni ricevute, con riguardo – in primis – al compenso per il loro intervento. Alcune delle condotte contestate sono state commesse nelle Isole Baleari, dove gli indagati hanno esportato il proprio know how criminale, offrendo il ‘servizio’ di recupero crediti ad imprenditori locali ed espandendosi nel settore della sicurezza dei locali notturni».

L’avvocatessa chiede l’aiuto di tre mafie per recuperare 40mila euro

Oggi è anche stata eseguita anche un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di quattro persone in quanto ritenuti autori, a vario titolo, dei reati di estorsione, anche aggravata dal metodo mafioso, e cessione di sostanza stupefacente. L’ indagine attivata dalla Dda di Milano permetteva di identificare un’avvocatessa che, secondo i pm, «ritenendo di vantare un credito di oltre 40mila euro nei confronti di un imprenditore, non esitava a rivolgersi a tre persone rispettivamente facenti parte e o contigui a Cosa Nostra siciliana, ‘Ndrangheta calabrese e Sacra Corona Unita» che in più occasioni hanno messo in atto «pesanti minacce, intimidazioni ed appostamenti nei confronti della vittima per obbligarla alla restituzione della somma asseritamente dovuta maggiorata del ‘compenso’ per il loro intervento». In particolare, le attività svolte dalla Squadra Mobile consentivano di dimostrare che la donna si era rivolta ad una persona contigua alla nota famiglia di Mafia Fontana, che appartiene a Cosa Nostra siciliana. L’uomo ha sollecitato a sua volta, l’intervento di un altro complice già emerso dall’attività del carabinieri che si è qualificato come un Mancuso della ‘ndrangheta calabrese e un uomo della Sacra Corona Unita che, pur essendo detenuto, è riuscito a trasmettere, tramite whatsapp «messaggi fortemente intimidatori anche con il supporto di foto di micidiali armi da guerra».

Tre arresti e un obbligo di presentazione alla pg

Le indagini tecniche hanno dimostrato l’esistenza di un allarmante scenario che ha indotto i pm della Dda milanese ad intervenire a tutela dell’imprenditore minacciato. Su disposizione del gip è stata disposta la misura della custodia cautelare in carcere nei confronti di tre degli indagati, mentre per il quarto veniva applicata la misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Le operazioni, tuttora in corso, vedono coinvolte decine di donne e uomini dell’Arma dei carabinieri impegnati in numerose perquisizioni su tutto il territorio nazionale, nonché personale della Polizia di Stato in collaborazione con le Squadre Mobili di Napoli, Sassari e Siracusa, nonché personale del Reparto Prevenzione Anticrimine di Milano, con il supporto delle unità cinofile dell’Arma dei Carabinieri e della Polizia di Stato.

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