CATANZARO Pioggia di solidarietà del mondo politico e istituzionale calabrese dopo l’incendio di questa notte scoppiato nelle vicinanze di uno dei capannoni dello stabilimento di torrefazione della Caffè Guglielmo a Copanello, in provincia di Catanzaro.
Il presidente della Provincia di Catanzaro, Fernando Sinopoli, e il Consiglio provinciale di Catanzaro esprimono «solidarietà e vicinanza all’azienda Guglielmo e a tutti i suoi dipendenti per il vile e grave episodio che ha interessato gli stabilimenti produttivi di Copanello, provocando ingenti danni». «Un’azienda storica del nostro tessuto produttivo si legge nella nota –, espressione di un marchio e di un prodotto d’eccellenza che, con determinazione e capacità d’impresa, sono diventati icona della Calabresi nel mondo. Ostinazione, coraggio e perseveranza sapranno guidare ancora la “famiglia Guglielmo”, nella sua più ampia dimensione socio economica, verso la ripresa immediata delle attività, continuando a veicolare il messaggio concreto di una Calabria, fiera, positiva e libera», conclude la nota.
«Auspico che si faccia luce al più presto sul rogo che all’alba di questa mattina ha interessato lo stabilimento di torrefazione dell’azienda Caffè Guglielmo». È quanto afferma il deputato di Fratelli d’Italia Wanda Ferro, segretario della Commissione parlamentare antimafia, esprimendo solidarietà alla proprietà, ai dirigenti e a tutti i collaboratori dell’azienda. «Se venisse confermata l’ipotesi della natura dolosa dell’incendio – prosegue Wanda Ferro – si tratterebbe dell’ennesimo tentativo di intimidazione ai danni di una delle realtà imprenditoriali più importanti del territorio catanzarese e calabrese, che dà lavoro a tante famiglie. Un marchio che ha alle spalle una tradizione prestigiosa e che la comunità riconosce come parte della propria identità, e che riesce ad esportare in tutto il mondo non solo i propri prodotti di eccellenza, ma un racconto positivo del territorio. Mi auguro che forze dell’Ordine e Magistratura riescano ad individuare ed assicurare alla giustizia gli eventuali responsabili, anche per dare un messaggio di fiducia nelle istituzioni a tutti quegli imprenditori che non si piegano alla criminalità e che con tenacia e sacrificio lavorano ogni giorno per la crescita economica e sociale della Calabria».
«Esprimo la mia vicinanza, personale e politica, e la solidarietà del Consiglio regionale ai manager della “Guglielmo caffè Spa” e ai dipendenti dello stabilimento di Stalettì, per il vasto incendio che ha interessato una delle più grosse realtà imprenditoriali del Mezzogiorno italiano». È quanto dichiara il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso. «Sono certo che gli inquirenti – commenta – sapranno accertare la natura dell’incendio e, qualora fosse doloso, assicurare alla giustizia i responsabili. In ogni caso, condividendo i sentimenti del consigliere delegato Matteo Tubertini, auspico che, tralasciando ogni forma di retorica, ci si adoperi per garantire, presto e bene, la ripartenza dell’azienda fondata nel 1945 dall’imprenditore Guglielmo Papaleo», conclude Mancuso.
«Sono sicuro che da imprenditori forti, seri e coraggiosi si rialzeranno e torneranno più forti di prima». «All’insegna della vicinanza e della solidarietà più totale», le parole del consigliere regionale e coordinatore in Calabria di “Italia al Centro” Francesco De Nisi indirizza ai proprietari della torrefazione “Guglielmo”. «L’azienda “Guglielmo” – aggiunge De Nisi – per storia e tradizione ha sempre rappresentato un’eccellenza nella lavorazione del caffè, raggiungendo notevoli livelli in tutto il mondo. Facendo leva sulle innate capacità imprenditoriali e le riconosciute doti umane, i titolari sapranno trovare forza e stimoli per reagire a quanto accaduto per continuare in un’attività che onora il nome del territorio Catanzarese e dell’intera Calabria». De Nisi conclude: «Qualora gli accertamenti in atto dovessero accertare specifiche responsabilità, la giustizia reagisca in maniera esemplare, lanciando un segnale di risoluta presenza dello Stato e delle sue istituzioni, nelle quali i cittadini hanno necessità di identificarsi».
«Dispiacere e indignazione sono i sentimenti che prevalgono in me da quando ho appreso del rogo che ha interessato l’azienda Guglielmo». Lo dichiara il deputato calabrese della Lega Domenico Furgiuele. «Fa male vedere certe immagini – commenta il parlamentare –, perché esse arrivano da un luogo simbolo di quella Calabria operosa e per bene che ci dà lustro in tutto il mondo. In attesa che le autorità facciano piena luce sulle cause dell’inquietante accadimento, esprimo la mia più profonda solidarietà e vicinanza alla proprietà nella consapevolezza che l’azienda Guglielmo sia giustamente percepita come una comunità di lavoro da tutelare per quanto ha dato, per quanto continua a dare, e darà, alla nostra terra in termini di prestigio e di esempi virtuosi. Sono per questo convinto che cittadini e istituzioni sapranno fare muro per sostenere il diritto allo sviluppo della Calabria, che si concreta anche grazie a valori sociali, oltre che economici, come la Guglielmo».
«Esprimo profonda vicinanza e solidarietà ai proprietari e ai dipendenti dello stabilimento del Caffè Guglielmo, travolto da un incendio di cui ancora non si conoscono le cause». Lo afferma, in una nota, il deputato Paolo Parentela, che aggiunge: «Mi auguro che vengano presto accertate le cause del drammatico episodio e che vengano individuati gli eventuali responsabili, se fosse di natura dolosa. Caffè Guglielmo è un simbolo di Catanzaro ed è un’impresa che dà occupazione e prestigio al territorio, con un indotto importante che non può essere sottovalutato. Ritengo, dunque, che tutte le istituzioni – conclude Parentela – debbano sostenere e tutelare l’attività colpita, con ogni sforzo possibile».
«Il deprecabile atto intimidatorio ai danni della Guglielmo, storica impresa catanzarese, mi vede costretto – dichiara il presidente di Unindustria Calabria Aldo Ferrara – a riflettere con grande preoccupazione su questa terribile piaga della nostra Calabria, un vero e proprio impedimento alla crescita ed allo sviluppo di ogni territorio». «Sono tristi accadimenti – commenta Ferrara – che, spesso coinvolgono la classe imprenditoriale, gesti che offendono i valori di democrazia, che non sono più tollerabili, né, in alcun modo, da sottovalutare, soprattutto in una fase di particolare difficoltà economico-sociale, come quella che stiamo vivendo. Alla famiglia Guglielmo ed al Gruppo Imprenditoriale, vittime del vile gesto intimidatorio – conclude il presidente Ferrara – non posso che esprimere tutta la mia solidarietà e quella degli Organismi Direttivi di Unindustria Calabria e garantire il pieno e incondizionato appoggio per combattere coloro i quali con gesti deprecabili cercano di intaccare quella libertà d’iniziativa economica che difenderemo sempre e che nessuno potrà mai piegare».
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