COSENZA «Già nel marzo scorso, ben prima della definitiva approvazione della legge regionale che istituisce il “Garante per la Disabilità, e successivamente con lettera al ministro al Welfare ed all’assessore regionale di riferimento, il dipartimento alle Politiche Sociali e Disabilità della Ugl, aveva suggerito ai legislatori calabresi che la scelta doveva necessariamente ricadere su persona autorevole, competente, essa stessa disabile». Lo afferma, in una nota, il delegato dell’Ugl per le politiche della Disabilità della provincia di Cosenza, Vincenzo Caravona. «Sono evidenti i risvolti di tale decisione in una regione come la nostra – aggiunge – in cui ben 170mila sono le persone, censite, che rientrano a vario titolo nelle categorie relative alle varie forme di disabilità. Per operare efficacemente con le Istituzioni e le Pubbliche Amministrazioni, con le imprese, con le associazioni del Terzo Settore, serve infatti un esponente che, non solo conosca bene le competenze e gli ambiti in materia di politiche sociali, strutturali, di inclusione lavorativa e nei servizi di assistenza (gravemente deficitarie in Calabria), bensì abbia anche “il polso della situazione” e possa così interagire con le famiglie delle persone disabili e con gli uffici competenti».
«Il dipartimento politiche Disabilità e l’Utl del Sindacato – conclude Caranova – ritengono che la decisione di creare la figura del “Garante” sia un ottimo passo avanti che potrà rivelarsi decisivo per il miglioramento della qualità della vita dei disabili, facendo tesoro delle esperienze regionali e ministeriali trascorse (sia negative che positive), evitando di ripercorrere quelle che, in altre occasioni, si sono rivelate scelte paralizzanti e di corto respiro».
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