RENDE «Il Commissario straordinario dell’Autorità Rifiuti e Risorse Idriche della Calabria Gualtieri ha scoperto gli “altarini” della gestione dell’Ato guidato da Marcello Manna, Sindaco di Rende». È quanto sostengono in una nota congiunta Federazione Riformista di Rende e AttivaRende.
«Gualtieri informa l’opinione pubblica su due questioni: in primo luogo, che la Regione – prosegue la nota – nonostante l’aumento dell’utenza dovuto alla stagione estiva, non spedirà “presso impianti extra regionali o extra nazionali alcun carico di rifiuti. Tutto verrà smaltito in Calabria”; quanto affermato dal Gualtieri ci induce a fare una considerazione e cioè che prima del suo avvento si poteva evitare di mandare balle di rifiuti fuori Calabria evitando un enorme aggravio di spese per i contribuenti. In secondo luogo, Gualtieri informa di aver respinto le richieste di aumento del costo dello smaltimento degli scarti prodotti dall’impianto di Bucita (l’aumento avrebbe portato il costo per tonnellata da 260 euro a 300 euro). Parimenti, Gualtieri rigetta la richiesta di aumento a 321 euro a tonnellata dei costi di trattamento per la raccolta differenziata. È del tutto evidente, che Gualtieri fa sapere che si è opposto ad una richiesta di aumento non dovuta, sulla quale l’Ato Cosenza si sarebbe dovuta pronunciare il 14 luglio scorso, con una delibera di assemblea che non si è tenuta per mancanza del numero legale. Ma l’informativa di Gualtieri – spiegano ancora – va ben oltre e mette al corrente la pubblica opinione di un aspetto inquietante. Ed, infatti, il commissario afferma che con il nuovo piano economico finanziario, redatto dal Consorzio ValleCrati, utilizzando l’impianto di S. Giovanni in Fiore, si passerebbe da una spesa di 321 euro a tonnellata a circa 155 euro a tonnellata, con un notevole risparmio per i comuni dell’Ato di Cosenza. Conclude Gualtieri, infine, che l’Ato Cosenza, invece di procedere ad un incremento dei costi di trattamento e di smaltimento dei rifiuti solidi urbani, dovrebbe avviare un processo di revisione e di adeguamento al ribasso».
Federazione Riformista e AttivaRende si chiedono poi, «per quale ragione l’Ato Cosenza in questi anni non abbia posto in essere i provvedimenti necessari per limitare i costi di trattamento e di smaltimento dei rifiuti a 155 euro a tonnellata, così come è riuscito a fare il Consorzio Valle Crati? Come mai il Comune di Rende, quando partecipa alla gestione del Consorzio Valle Crati è così virtuoso, mentre quando partecipa e guida l’Ato Cosenza si comporta in maniera diametralmente opposta? La desolante vicenda resa pubblica dal Commissario Gualtieri – concludono – da ragione alle nostre battaglie condotte in questi anni contro i privilegi degli oligarchi della gestione del servizio pubblico dei rifiuti, che nella nostra città hanno fatto nascere mini discariche innanzi ogni condominio, hanno realizzato isole ecologiche piene di rifiuti e di sporcizia nei posti più belli della città, facendo pagare, per giunta, un costo del servizio esorbitante ai nostri concittadini».
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