COSENZA Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria (Sezione Prima) si è pronunciato sul ricorso proposto da C.M., rappresentata e difesa dall’avvocato Oreste Morcavallo ed Enrico Morcavallo. La vicenda riguarda l’annullamento, previa sospensione dell’efficacia, dell’interdittiva antimafia datata 13 luglio 2022 ed emessa dalla Prefettura di Cosenza ai danni di uno stabilimento balneare (con chiosco bar
ristorante- pizzeria). I giudici hanno accolto l’istanza dei legali, disponendo la sospensione degli atti impugnati. Oggi pomeriggio, alle 17, è arrivata la notifica di dissequestro dello stabilimento.
La motivazione posta a supporto dell’interdittiva risulta, per i legali, «falsa ed erronea» in quanto «la ricorrente non ha alcun rapporto di convivenza con F.P.», che tuttavia «ad oggi non risulta mai stato inserito in alcun contesto di criminalità organizzata di stampo mafioso come provato in atti».
C.M. potrà continuare ad esercitare l’attività avviata da due mesi, considerato che si tratta di una impresa stagionale e dunque legata al limitato lasso di tempo necessario ad esercitarla. (f.b.)
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