CITTÀ DEL VATICANO «Ricordi di essere il servitore della sacra Liturgia e che nella celebrazione della Messa a lui non è consentito aggiungere, togliere o mutare nulla a proprio piacimento». Don Stefano Stimamiglio, direttore di Famiglia Cristiana, affronta il caso del sacerdote che ha celebrato Messa su un materassino, in mare, al largo della Calabria. Lo fa nel numero da oggi in edicola partendo dall’Ordinamento del Messale Romano che si riferisce al vescovo chiamato a tutelare e custodire la vita liturgica e a regolare la creatività dei sacerdoti. «È motivato lo stupore e lo scandalo di chi ha letto o sentito di quella celebrazione», osserva don Stimamiglio, rispondendo a due lettori animati da punti di vista opposti (un sacerdote, comprensivo e vicino al suo confratello milanese, don Mattia, che s’è scusato con il proprio vescovo e i fedeli; e una donna, alquanto turbata dal gesto). Ma «il caso si può chiudere senza volere infierire sul giovane sacerdote pentito, soprattutto per la passione educativa che ha manifestato verso i suoi giovani. Dalla quale, però, non può essere esclusa la formazione alla liturgia, “fonte e culmine” dell’azione della Chiesa».
x
x