Caro Jovanotti, scusa se ti scrivo chiedendoti un aiuto per questa terra. Mi incoraggia a fare ciò, una delle tue canzone: “Ragazzo fortunato” “…Sono fortunato perché non c’è niente che ho bisogno…”. Invece, tanti dei giovani e meno giovani che ti verranno a “gustare” il 13 agosto hanno bisogno di un aiuto che, per ovvie ragioni, non potranno chiederti in quella occasione. Lo faccio io con impudenza e sfrontatezza, sperando di non urtare alcuna sensibilità e di non apparire accattone e fuori luogo. Ti chiedo di aiutarci a comprare un’ambulanza per l’ospedale di Locri, decisiva per salvare in tempo vite umane. Ho divorato in poche ore la tua biografia, che si riconosce nella sensibilità del tuo canto e del tuo sound geniale e solidale, e sono convinto di non aver sbagliato indirizzo per questa richiesta. Migliaia di persone, tra quelle presenti al concerto, ed altrettante non presenti ma che ti seguono quotidianamente, non cercano fortuna, ma un aiuto per essere meno sfortunate.
*avvocato e attivista politico
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