ROMA Commemorazione dell’aula di Montecitorio del giudice Antonino Scopelliti, ucciso in un agguato mafioso in Calabria trentuno anni fa, nell’anniversario della morte. «Entrato in magistratura a soli 24 anni, Antonino Scopelliti – ha ricordato il presidente della Camera, Roberto Fico – si era occupato di alcuni dei processi più importanti della storia recente del nostro Paese: il primo processo Moro, il sequestro dell’Achille Lauro, la strage di Piazza Fontana e quella del Rapido 904. In qualità di Sostituto Procuratore Generale presso la Suprema Corte di Cassazione, era in procinto di rappresentare l’accusa contro gli imputati del maxiprocesso di mafia a Palermo quando fu ucciso».
«Sul luogo dell’assassinio – ha aggiunto – fu scritto “la tua morte ha spezzato il silenzio di questa terra”. Ricordare Scopelliti significa dunque non far calare mai il silenzio sul sacrificio di chi, come lui, si è impegnato, in prima persona e senza riserve, in una battaglia di legalità, di rigore morale e di giustizia».
«Ripercorrere la sua storia – ha sottolineato Fico – ci sollecita a non abbassare mai la guardia e ad assicurare ogni giorno, nella lotta contro la mafia, una risposta efficace non soltanto attraverso l’azione e investigativa e giudiziaria, ma anche mediante politiche di sviluppo e riduzione delle diseguaglianze sociali. E a contrastare nel contesto istituzionale, economico e sociale ogni pratica o complicità collusiva».
«Nel rivolgere, a nome mio personale e di tutta la Camera dei deputati, un pensiero di vicinanza e solidarietà ai familiari, invito l’assemblea ad osservare un minuto di silenzio», ha concluso.
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