ROMA «Le imprese agricole non sono nella condizione di far fronte a nuovi adempimenti burocratici. È indispensabile una congrua proroga dell’entrata in vigore delle disposizioni in materia di informazioni da fornire ai lavoratori all’atto dell’assunzione». È la richiesta contenuta in una lettera che il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, ha indirizzato al ministro del Lavoro, Andrea Orlando, e al ministro delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli.
I nuovi adempimenti sono previsti dal decreto legislativo n.104/2022 di recepimento della direttiva (UE) 2019/1152, in materia di condizioni di lavoro trasparenti e prevedibili nell’UE, ed entreranno in vigore il 13 agosto.
«La proroga è necessaria anche in considerazione della situazione eccezionale che sta caratterizzando l’annata agraria – prosegue Giansanti –. A causa della siccità le operazioni di raccolta devono essere anticipate così come la programmazione delle assunzioni di lavoratori stagionali».
«Non c’è materialmente il tempo per dare puntuale seguito ai nuovi adempimenti e le imprese rischiano gravi sanzioni – puntualizza il presidente di Confagricoltura –. Non intendiamo mettere in discussione gli obiettivi del decreto legislativo citato, che condividiamo, ma abbiamo profondi dubbi sulla scelta delle modalità operative che risultano eccessivamente onerose per il settore agricolo nel quale prevale il lavoro stagionale».
«Il rinvio alla contrattazione collettiva darebbe la possibilità di semplificare gli oneri burocratici senza ledere in alcun modo i diritti dei lavoratori», conclude il presidente di Confagricoltura.
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