CORIGLIANO ROSSANO Una sommossa popolare. E non perché ne esca fuori lesa la festa in sé, ma per l’impatto sulla tradizione. L’Autorità provinciale di pubblica sicurezza ha negato, proprio per questioni legata alla sicurezza del pubblico, l’utilizzo di piazza Steri per i concerti ferragostani, come da tradizione, nell’ambito dei festeggiamenti civili per la Madonna Achiropita, copatrona della città. Gli spettacoli di Max Gazzè (il 14 agosto) e dei Tiromancino (il 15) saranno quindi “trasferiti” in piazza Noce, zona Traforo, fuori dalle “mura” ed il provvedimento non poteva non sollevare le ire dei rossanesi.
La faccenda in queste ore è percepita come quasi un’offesa, un oltraggio al popolo rossanese e contro una piazza, meravigliosamente incastonata nel cuore del centro storico, che ospita da molti decenni concerti di artisti anche di caratura internazionale.
Il sindaco ne ha dato comunicazione alla città questa mattina, con un video pubblicato su Facebook ed è scoppiata la rivolta sui social. Flavio Stasi nell’annunciare la “notizia” è apparso alquanto contrariato dalla “chiusura” di piazza Steri.
«Non ho condiviso la decisione che ho contestato nei luoghi preposti – ha detto – ma renderemo la festa ancor più bella, se possibile, spostando i mercatini nelle vie del centro storico tra piazza Steri, corso Garibaldi, piazza Santissimi Anargiri e piazza San Bartolomeo. Negli stessi luoghi allestiremo spettacoli itineranti, anche per bambini, con artisti di strada, prima e dopo i concerti, e gli esercizi commerciali si occuperanno della somministrazione di food&beverage».
La questione, insomma, non è solo una nota di colore. C’è chi si chiede i motivi per i quali, dopo svariato decenni, la piazza improvvisamente non sia più degna di ospitare concerti, nonostante la rivoluzione del settore avvenuta dopo la tragedia di Torino (che causò ma morte di tre persone e 1500 feriti durante la visione della finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid). Dal luglio 2017 sono in vigore nuove regole dettate dal Ministero dell’Interno che ha emanato una direttiva riguardante i “Modelli organizzativi per garantire alti livelli di sicurezza in occasione di manifestazioni pubbliche”, ovvero la cosiddetta “Circolare Gabrielli”. Regole stringenti, dunque, sull’accesso e il deflusso, sul numero di spettatori in relazione agli spazi che penalizzano piazza Steri, portandola, oggi, ad una capienza di appena duemila persone in occasione degli spettacoli. Evidentemente troppo poche per concerti gratuiti di quel genere, anche se negli anni ne ha ospitate anche tre, quattro volte tanto.
«Quindi – scrive un utente allegando foto dei pienoni – per lo stesso ragionamento in nessuna altra piazza si dovrebbero fare più concerti? Tutte le piazze dei centri storici?». C’è chi propone «sciopero fiscale ed elettorale dei cittadini di Rossano centro atorico come unica soluzione».
«Non riesco a capire come sia messo in atto questo piano di sicurezza – sostiene un altro utente –. Piazza Steri ha quattro vie di entrata e uscita che possono servire per via di fuga in caso d’emergenza».
«E quindi per anni hanno consentito i concerti fregandosene della sicurezza? Non riesco proprio a capire le motivazioni», è un altro commento. «Starò a casa serenamente, non è più la mia festa» è un altro laconico appunto. Ma c’è anche chi concorda: «Bene i concerti e il mantenimento dei centri storici ma la sicurezza è fondamentale, sono d’accordo con la prefettura».
Insomma, sarà una due giorni un pò diversa da come impone la tradizione, ma non per questo meno accogliente. L’invito, quindi, è a «partecipare tutti – così Flavio Stasi ha chiuso il video – ai festeggiamenti religiosi e civili che, se possibile, renderemo ancor più belli». (lu.la.)
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