LAMEZIA TERME I carabinieri della Stazione di Gizzeria Lido, il 13 luglio 2022, dopo aver localizzato una vasta coltivazione di cannabis indica, dislocata su più piazzamenti, hanno individuato quattro uomini, intenti a lavorare e coltivare la piantagione. I quattro lametini – Giuseppe Mercurio, Giuseppe Gagliardi, Agostino Mano e Vincenzo Iannelli – erano stati arrestati in flagranza di reato per illecita coltivazione e detenzione, ai fini di spaccio, di 400 piante di marijuana, di altezza variabile tra i 150 e 200 centrimetri. Inoltre sul posto è stato rinvenuto un bivacco adibito ad essiccatoio e un sistema di irrogazione collegato al limitrofo corso d’acqua posto a monte della piantagione. La sostanza stupefacente è stata interamente sequestrata per le successive analisi chimicotossicologiche. Il pubblico ministero di Lamezia Terme aveva chiesto per i quattro (tutti difesi dall’avvocato Antonio Larussa) la custodia cautelare in carcere ravvisando il fatto dell’ingente quantità, il gip del Tribunale di Lamezia Terme accogliendo la tesi difensiva escludeva ha escluso l’aggravante dell’ingente quantità e ha concesso agli indagati la misura degli arresti domiciliari. Sennonché, ieri, il Tribunale del Riesame di Catanzaro (Presidente Mario Santoemma), accogliendo l’eccezione difensiva dell’avvocato Antonio Larussa, in ordine alla tardività della notifica dell’udienza dinnanzi allo stesso Tribunale distrettuale di Catanzaro, ha dichiarato l’inefficacia della misura, disponendo l’immediata scarcerazione di Giuseppe Mercurio e Giuseppe Gagliardi, due degli indagati, che, pertanto da ieri, sono tornati completamente liberi. (redazione@corrierecal.it)
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