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Sul piede di guerra

Usb e Fiadel: «Preoccupa il silenzio dell’Azienda ospedaliera di Cosenza sul caso Coopservice»

Ferdinando Gentile e Gaetano Pignataro annunciano «azioni sindacali per ridare dignità a un settore del lavoro troppe volte sfruttato»

Pubblicato il: 11/08/2022 – 18:02
Usb e Fiadel: «Preoccupa il silenzio dell’Azienda ospedaliera di Cosenza sul caso Coopservice»

COSENZA «Nella mattinata di oggi si è tenuta un’assemblea sindacale dei lavoratori della Coopservice, che svolgono servizio presso l’ospedale dell’Annunziata di Cosenza». Lo rendono noto i sindacalisti Ferdinando Gentile (Usb) e Gaetano Pignataro (Fiadel). «Da mesi – riferiscono i due – vi è in atto una discussione tra parti sociali e azienda sul possibile aumento delle ore per tutti i lavoratori in servizio. Un passaggio importante affinché si possa ridare dignità a un cantiere che ha registrato negli anni una miriade di problematiche, dalle inchieste giudiziarie ai paventati licenziamenti, tutte questioni che hanno peggiorato le condizioni lavorative dei dipendenti».
«Ad oggi però – lamentano i sindacalisti –, dopo un’apparente apertura, non vi sono novità rilevanti all’orizzonte, nonostante i lavoratori svolgano straordinari con regolarità, l’aumento delle ore continua ad essere un tema che viene rimandato di settimana in settimana. Ci preoccupa molto l’assenza di un intervento importante da parte dell’azienda ospedaliera, che, oltre ad aver foraggiato qualche manager per fare i soliti controlli farlocchi sulla correttezza del servizio, non è andata oltre». «Eppure, nel caso specifico – incalzano Gentile e Pignataro –, parliamo di uno dei servizi più importanti all’interno del nosocomio bruzio. Il settore pulizia e i lavoratori che vi prestano servizio dovrebbero essere incentivati e valorizzati, mentre di fatto l’azienda ospedaliera e la Coopservice insistono con la politica dei contentini, godendo anche dell’appoggio dei sindacati confederali». «La realtà per noi è un’altra – controbattono i due sindacalisti –: siamo stanchi di attendere qualcosa che doveva essere messa in campo anni fa. Nonostante l’appalto sia stato oggetto di un’inchiesta giudiziaria proprio sulla cattiva gestione delle ore lavorative, oggi i dirigenti della Coopservice si permettono di mantenere i lavoratori a 4 ore e chiedere di loro di svolgere sistematicamente e continuamente lavoro straordinario». «Come Organizzazioni sindacali – avvertono – metteremo in campo tutte le azioni necessarie affinché venga ridata dignità a un settore lavorativo del nostro ospedale che per troppe volte e per troppo tempo è stato utilizzato e sfruttato con l’obiettivo di favorire interessi altri», conclude il comunicato.

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