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Qualità delle istituzioni, in Europa peggio della Calabria c’è solo una regione della Romania

Negativo report della Confartigianato, che evidenzia lo scarso grado di soddisfazione dei cittadini nei confronti delle amministrazioni del Sud Italia

Pubblicato il: 13/08/2022 – 11:37
Qualità delle istituzioni, in Europa peggio della Calabria c’è solo una regione della Romania

Per il grado di soddisfazione dei cittadini verso i servizi pubblici “siamo fanalino di coda nell’Ue insieme con Romania, Bulgaria e Grecia”. Per poca fiducia nella Pubblica Amministrazione siamo “preceduti soltanto dalla Grecia”. Lo sottolinea un report di Confartigianato sul livello di efficienza degli enti pubblici dal quale emerge che “sulla bassa qualità dei servizi della P.a. influisce uno scarso utilizzo delle tecnologie digitali: solo il 28% delle amministrazioni locali consente agli utenti di completare on line le pratiche amministrative e, se richiesto, di effettuare il pagamento via web. Una quota che sale al 35% nel Centro-Nord mentre crolla al 13% nel Mezzogiorno. Record negativo del Sud anche per la qualità delle istituzioni nelle 234 regioni europee: la peggiore è risultata la regione rumena di Bucarest Ilfov, seguita da Calabria e Campania”. L’innovazione tecnologica non sembra dunque aver migliorato la burocrazia, evidenzia il report: un esempio e’ il tempo perso da Pmi e artigiani (238 ore l’anno, 10 giorni) per gli adempimenti fiscali. “E così – segnala la confederazione di artigiani e piccoli imprenditori -, nel pieno della transizione digitale aumentano le difficoltà di relazione con gli uffici pubblici. La quota di cittadini in coda per oltre 20 minuti agli sportelli dell’anagrafe dei Comuni è del 28,4%, undici punti in più rispetto al 17,4% di dieci anni prima. E anche in questo caso ad attendere più a lungo sono i residenti nel Mezzogiorno, con una quota del 31,8% in fila per più’ di 20 minuti per espletare pratiche all’anagrafe”. E “le cose non sono migliorate durante la pandemia. Secondo il rapporto di Confartigianato Il 31,6% dei cittadini che da maggio 2020 a gennaio 2022 si sono rivolti a un ufficio pubblico, pari a circa 6,3 milioni di persone, ha espresso insoddisfazione o ha constatato un peggioramento della qualità dei servizi offerti dalla P.a, sia a causa del ritardo nell’erogazione di servizi on line (indicato dal 73,6%) che dall’impreparazione del personale nella gestione di questi servizi (77%). A giudizio di un terzo degli utenti, i problemi di inefficienza c’erano anche prima dell’adozione del lavoro a distanza, mentre per gli altri due terzi lo smart working ha influito negativamente sulla qualita’ dei servizi pubblici”. “Una Pa efficiente, capace di stare al passo con gli imprenditori – sottolinea il Presidente di Confartigianato Marco Granelli – è una delle priorità che abbiamo indicato nel nostro Manifesto alle forze politiche che si candidano a guidare il Paese. E’ fondamentale per favorire lo svolgimento delle attività economiche ed essere attrattivi anche per gli investitori. Le risorse messe in campo dal Pnrr sono una occasione da non perdere per le necessarie riforme di semplificazione e per costruire un sistema improntato all’affermazione concreta della sussidiarietà nelle relazioni della P.a. con le imprese ed i cittadini. Digitalizzazione, interoperabilità e standardizzazione delle procedure sono gli ingredienti fondamentali per una vera innovazione della Pa”.

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