CATANZARO «Dopo una lunga interlocuzione portata avanti con i dirigenti nazionali e regionali di Azione, i promotori del progetto Rinascita – protagonista dell’ultima competizione elettorale a Catanzaro – hanno deciso di aderire al progetto politico di Carlo Calenda. Tra questi il candidato a sindaco, Valerio Donato, unitamente al consigliere comunale Gianni Parisi e a tanti altri amici e sostenitori». Il movimento che corre assieme a Italia Viva alle prossime Politiche, dunque, inizia a intercettare consensi in Calabria. A Catanzaro, in particolare. «La scelta di convergere in Azione – si legge in una nota – è motivata dai tratti ispiratori costitutivi del movimento e dalla convinzione che Azione sia il luogo di mobilitazione dell’Italia che lavora, produce e studia. Di quella parte di Paese che non vuole schierarsi tra tifoserie ed a sbandierare slogan privi di contenuti. Perché è di contenuti che questo gruppo (formato da donne ed uomini amministratori, ex amministratori, professionisti e imprenditori) vuole continuare a parlare contribuendo fattivamente alla costruzione di una politica moderna, con radici culturali ispirate soltanto ai bisogni reali delle persone e della comunità tutta».
«Condividiamo – continua la nota – le priorità contenute nel manifesto di Azione e riteniamo che lo Stato va prima di tutto rafforzato nelle sue funzioni fondamentali: Scuola, Sanità e Sicurezza-Giustizia, nelle quali l’Italia investe oggi molto meno degli altri Paesi europei. Tempo pieno in tutte le scuole, avvio dei giovani alla lettura, alle lingue e allo sport, assunzione di medici e infermieri, assistenza agli anziani e ai malati, presidio del territorio e intransigente rispetto della legalità senza sconfinare nel giustizialismo. Al contempo, è convincente una idea di politica economica, fondata sulla esigenza di investire, proteggere e liberare. Investire per affrontare le trasformazioni digitali e ambientali; proteggere le persone dalle distorsioni del mercato e la velocità delle trasformazioni; liberare ciascun individuo dal bisogno contingente e da vincoli inutili, sì da porre ognuno nelle condizioni di poter esprimere tutte le proprie potenzialità».
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