REGGIO CALABRIA «Il presidente Occhiuto non finisce di stupirci. Ha tirato fuori l’ennesimo asso dalla manica. Una mossa a sorpresa dall’alto profilo strategico e funzionale per tamponare l’emergenza Sanità in Calabria». Così in una nota il parlamentare di Forza Italia, Francesco Cannizzaro, intervenendo sull’accordo raggiunto in queste ore tra la Regione Calabria e Cuba. «Una trattativa avviata da tempo – riferisce il parlamentare – ma rimasta nella massima segretezza per evitare che l’idea potesse essere “rubata” da altre regioni d’Italia».
«I numeri dei professionisti impiegati nella sanità pubblica calabrese – commenta Cannizzaro – parlano chiaro: siamo sotto soglia, è emergenza. Non da ora certo. Ma, con i bandi che la Regione ha avviato nei mesi scorsi, questo stato di sofferenza si sarebbe dovuto superare. Per motivi tecnico-burocratici tutto ciò non è ancora avvenuto». «Quindi occorreva una soluzione immediata – afferma cannizzaro –, seppur temporanea. Bisogna guardare in faccia la realtà e reagire a mali estremi con estremi rimedi. Parola d’ordine concretezza. Da qui l’idea portata avanti brillantemente dal governatore, sulla falsa riga di quanto fatto dalle regioni del Nord Italia durante gli intensissimi mesi di pandemia. Una strategia che, sono certo, premierà le scelte di Occhiuto e darà risultati ai calabresi».
«I circa 500 medici che arriveranno dall’America centrale – spiega Cannizzaro – saranno fondamentali dunque a traghettare la nostra sanità regionale in questa fase di transizione e di difficoltà che poi ci porterà (speriamo prima possibile) all’espletamento di tutti i concorsi pubblici, e quindi all’assunzione di tanti operatori sanitari calabresi».
«È qualcosa di temporaneo – sottolinea il parlamentare –, per consentire poi il reclutamento definitivo di chi ha partecipato ai concorsi della Regione. Nel frattempo però accogliamo a braccia aperte i professionisti cubani, con un grazie in anticipo per tutto ciò che faranno per tutti noi cittadini della Calabria», conclude l’onorevole Cannizzaro.
x
x