«Evidentemente in Calabria c’era necessità di avere medici in più, il presidente della Regione Roberto Occhiuto è anche commissario alla Sanità quindi è a conoscenza, meglio di chiunque altro, della situazione regionale. E’ una scelta che condivido, ma deve portarci a continuare ad investire sui nostri medici così da non avere più questi problemi in futuro»». Lo dice all’Agi il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri in relazione all’accordo firmato tra la Regione Calabria e una società statale del governo di Cuba per l’invio di un contingente di medici cubani da affiancare a quelli calabresi per rinforzare il sistema sanitario regionale. «Il problema in Italia è quello delle risorse umane nella sanità. Bisogna investire in formazione e il problema non è tanto il numero chiuso, ma per le specializzazioni. Bisogna formare medici e infermieri e poi tenerli: il medico del Servizio sanitario nazionale se ha condizioni economiche e di lavoro che non lo soddisfano va via. Quindi i sanitari pagati di più – spiega Sileri -. Gli ultimi due governi hanno aumentato la spesa sanitaria che arriverà a 128 miliardi nel 2024. Bisogna considerare che l’Italia partiva nel 2019 da 114 miliardi: c’è stato un incremento significativo e indipendentemente dal Pnrr. I medici però non li trovi dall’oggi al domani».
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