MILANO «Mi dispiace dello sconcerto e della sofferenza che hanno ferito la sensibilità di fedeli sapienti e devoti. Io ritengo che il modo di celebrare scelto da don Mattia sia una sciocchezza senza giustificazioni. Anche don Mattia lo riconosce nella lettera che ha scritto per chiedere scusa». A dirlo è l’arcivescovo di Milano, Mario Delpini, una lunga lettera inviata al sito chiesadimilano.it. Il riferimento è a quanto accaduto lo scorso 24 luglio, quando un sacerdote, don Mattia Bernasconi, decise di dire messa in acqua utilizzando un materassino. (qui la notizia) . Don Bernasconi, 36 anni, vicario parrocchiale in San Luigi Gonzaga, a Milano, celebrò la Santa Messa nel mare di Crotone, e dopo le polemiche sollevate decise di chiedere scusa in una lettera pubblicata sul sito della sua parrocchia. Delpini però condanna, ancora una volta, l’accaduto. «La risonanza pubblica che ha avuto la vicenda», scrive, «mi inducono a rendere pubblico il mio giudizio. Infatti a causa di questo evento e della rilevanza mediatica che ha avuto si sono riversati sia presso il Dicastero del Culto Divino, sia presso la Curia Arcivescovile di Milano molti messaggi: alcuni hanno espresso il sincero e profondo sconcerto di fedeli, altri hanno elaborato riflessioni, teorie, valutazioni sistematiche sproporzionate, altri hanno semplicemente insultato me e i miei collaboratori, per non parlare di dibattiti infiniti che si sono svolti in diverse sedi». Infine il richiamo al giovane sacerdote a «riprendere con serietà una formazione liturgica che consenta di capire come sia stato possibile questo comportamento ed evitare che si ripeta».
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