CATANZARO «Evidentemente la Calabria non è un territorio in cui la Lega ha voglia di confermare il successo delle scorse Politiche». Dire che ci sia più di qualche perplessità negli ambienti del Carroccio calabrese non rende appieno l’idea. Come annunciato da Matteo Salvini qualche ora fa, le candidature sono state limate e lo scacchiere sostanzialmente composto. Con qualche sorpresa che non è piaciuta a dirigenti e militanti. Gli scenari sono sostanzialmente due, quello cristallizzato al pomeriggio di venerdì vedeva Salvini rinunciare alla candidatura in Calabria. Ma fonti del Carroccio evidenziano che, fino a domenica, questa decisione potrebbe cambiare.
Andiamo con ordine. Primo scenario: a quanto pare il leader nazionale, nonostante le richieste, non si proporrà agli elettori calabresi nel listino proporzionale del Senato. Un segnale che è stato visto da molti come un disimpegno dei vertici del partito rispetto alla Calabria, dove si teme una debacle. La possibilità, citata dallo stesso Salvini nei giorni scorsi, è rimasta nel novero delle ipotesi. Il primo posto del listino bloccato per Palazzo Madama andrà invece a Simona Loizzo, consigliera regionale cosentina della Lega. Suo “collega”, in testa al listino bloccato per la Camera sarà invece Giacomo Saccomanno, commissario regionale del partito il cui pressing ha sortito gli effetti desiderati. Sarà in cima alla lista ma senza il traino del “Capitano”, con risultati tutti da verificare. Così come è da verificare il percorso che ha portato alla scelta, che ha visto escluso sia un parlamentare uscente come Fausto De Angelis, senatore subentrato dopo che Tilde Minasi ha optato per il posto nella giunta Occhiuto, sia Filippo Mancuso, presidente del consiglio regionale e profilo in grado di assicurare al Carroccio calabrese una dote di preferenze che altrove si fatica a intravedere. Il responso è affidato alle urne. Per le quali passeranno, ma mettendoci direttamente la faccia nella corsa per l’uninominale, sia Domenico Furgiuele, deputato lametino che si presenterà nel collegio Corigliano Rossano-Crotone, che Tilde Minasi, assessore regionale al Welfare che si giocherà il posto in Senato nel collegio uninominale Calabria Sud.
Riunioni e telefonate si susseguono frenetiche. Così come gli appelli a Salvini per le candidature in regioni diverse dalla Lombardia (dove sarà certamente in campo). Tirato per la giacchetta da quasi tutti i coordinatori regionali, il leader del Carroccio non ha ancora deciso quali aree del territorio scegliere per il proprio impegno diretto. Ha fatto riferimento, nelle scorse ore, alle richieste giunte da Calabria e Puglia. Specie in Calabria, dove la Lega teme un risultato al di sotto delle aspettative senza la sua punta di diamante. Le uniche certezze sono le candidature di Minasi e Furgiuele nei due collegi uninominali riservati alla Lega. L’eventuale scesa in campo di Salvini nel listino proporzionale del Senato, invece, vedrebbe cambiare la “geografia” nel plurinominale della Camera. In questo caso, la consigliera regionale Simona Loizzo sarebbe candidata al primo posto e il commissario regionale Saccomanno al secondo. Altra certezza: per sapere come andrà a finire mancano ancora un paio di giorni di riunioni e telefonate frenetiche. (redazione@corrierecal.it)
x
x