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Statale 106, Papasso e monsignor Savino: «Mai più strade della morte» – FOTO

A Cassano allo Jonio intitolata una via a Raffaele Sbarra, morto dieci anni fa a soli 21 anni. L’abbraccio per la famiglia

Pubblicato il: 19/08/2022 – 13:17
Statale 106, Papasso e monsignor Savino: «Mai più strade della morte» – FOTO

CASSANO ALLO JONIO Si è svolta ieri, giovedì 18 agosto 2022, a Cassano all’Ionio, l’iniziativa ideata e fortemente voluta dall’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” per l’intitolazione di una strada al concittadino Raffaele Sbarravittima sulla SS 106 a soli 21 anni. Grande la partecipazione registrata per una cerimonia storica, tenutasi proprio nel decimo anniversario della tragedia, il 18 agosto 2012, che ha visto il Comune di Cassano all’Ionio intitolare, per la prima volta in Calabria, una via cittadina ad una persona che ha perso la vita sulla famigerata “Strada della Morte”, e peraltro in modo del tutto incolpevole: il giovane, che procedeva in sella alla sua moto, è stato travolto da un automobilista che ha invaso la corsia opposta e risultato anche positivo all’alcoltest.

Oltre alla famiglia Sbarra, con mamma Loredana, papà Antonio, il fratello Samuele, la sorella Veronica (a cui l’O.d.V. ha consegnato una targa in argento realizzata a mano dal maestro orafo Domenico Tordo, presente all’evento), e a tantissimi altri parenti, amici e conoscenti di Raffaele, hanno partecipato all’iniziativa gli uomini delle forze dell’ordine della Polizia Stradale, dell’Arma dei Carabinieri guidati dal comandante della compagnia di Cassano all’Ionio Capitano Michele Ornelli, Monsignor Francesco Savino vescovo di Cassano, Giuseppe Papasso, il sindaco, Leonardo Caligiuri, presidente dell’O.d.V. “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”, l’avvocato Dario Giannicola, presidente Nazionale Assapli, e Luigi Cisonna, area manager di Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini che ha assistito i familiari di Raffaele nella lunga battaglia per ottenere giustizia.
Durante la cerimonia è stata, inoltre, consegnata una targa in argento al maresciallo maggiore dei Carabinieri Guido Della Sala, il quale è stato proclamato anche socio onorario dell’O.d.V. Basta Vittime Sulla Strada Statale 106: è la prima volta che un uomo delle forze dell’ordine ottiene questo riconoscimento.

Papasso: «Necessaria Statale 106 più sicura anche a Sud di Sibari»

Dopo i saluti del presidente Caligiuri, che ha voluto ricordare le 22 vittime sulla Statale 106 di quest’anno, e quelli dell’avvocato Giannicola, che ha ribadito la necessità di rispettare le regole del codice della strada, ancor di più quando si guida sulla famigerata e tristemente nota “Strada della morte”, ha preso la parola l’area manager di Studio3A Luigi Cisonna, il quale ha tenuto a sottolineare che, nell’ambito della procedura giudiziaria legata al tragico incidente, alla giovane vittima non è stato attribuito alcun profilo di responsabilità.
Il sindaco di Cassano all’Ionio Giovanni Papasso, poi, nel suo intervento ha ribadito che è «necessaria una Statale 106 moderna e più sicura anche a Sud di Sibari» e che è fondamentale continuare una battaglia civile e collettiva al fine di ottenere questo obiettivo.

Il vescovo Savino: «Mai più strade delle morte»

Il vescovo della Diocesi di Cassano All’Ionio S. E. Mons. Francesco Savino, infine, ha affermato a chiare lettere che la Statale 106 «è la Strada della morte» e che «ognuno si deve impegnare affinché le nostre strade siano sicure e non ci siano più morti». Questo l’accorato appello finale del pastore della diocesi cassanese. L’iniziativa, dopo gli interventi previsti e la consegna delle targhe è proseguita con la scopertura della targa con l’insegna della via dedicata a Raffale Sbarra e con una fiaccolata fino alla spiaggia, accompagnata dalla Banda Musicale “Franco Rizzo” della Città di Crosia, e si è conclusa con un momento intimo di ricordo di Raffale Sbarra culminato con il lancio di palloncini e i fuochi pirotecnici.

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