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«Medici cubani in Calabria, suggestione o realtà?»

Achille Morcavallo, avvocato amministrativista e docente Unical, commenta l’accordo tra il commissario della sanità calabrese Occhiuto e la società caraibica

Pubblicato il: 20/08/2022 – 8:45
«Medici cubani in Calabria, suggestione o realtà?»

«L’accordo stipulato con le autorità cubane dalla Regione Calabria per l’utilizzo di medici presso le strutture ospedaliere rappresenta una scelta amministrativa meritoria e conforme alla disciplina vigente»». Lo afferma Achille Morcavallo, avvocato amministrativista e docente Unical. «In effetti – prosegue Achille Morcavallo – il presupposto legislativo è la disciplina di cui all’art. 6 bis D.l. n. 105/2021 che consente temporaneamente, ovvero fino al 31 dicembre 2022, per la contingente situazione di emergenza sanitaria legata al Covid-19, l’utilizzo di personale medico anche di Stati extra Ue senza il previo riconoscimento del titolo per l’esercizio della professione presso il territorio di interesse. Ed allora, ben può il commissario alla sanità calabrese procedere all’utilizzo di personale medico anche al di fuori dei confini nazionali per sopperire alla carenza di personale. Anche la modalità di scelta, accordo “diretto” con stato extra Ue, risulta giustificato dalle precedenti (plurime) procedure concorsuali andate deserte e dalla carenza atavica di personale sanitario in Calabria, nonché dai vantaggi economici del costo sopportato (più basso rispetto a quello ordinario). Si tratta, quindi, di una scelta dettata dalla situazione pandemica in corso, peraltro in linea con altre regioni del Nord che con successo hanno perseguito tale strada. Resta fermo che per consentire l’esercizio dell’attività al di là dei limiti temporali legislativamente previsti, detti medici per lo svolgimento dell’attività sanitaria dovranno ottenere il riconoscimento del titolo tramite le ordinarie procedure, di cui all’articolo 22 del D.Lgs. n. 206 del 2007, secondo cui, a scelta del richiedente, deve essere compiuto un tirocinio di adattamento presso lo stato di destinazione o deve essere sostenuta con successo un’apposita prova attitudinale. I medici cubani potrebbero, dunque, diventare realtà e – conclude Achille Morcavallo – essere di ausilio ai valenti medici italiani ed europei, contribuendo a rendere più efficiente la sanità calabrese».

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