ROMA «Non capisco la domanda perché la risposta è ovvia e banale ed è sì: se vince Salvini il premier lo fa Salvini, se vince Meloni il premier lo fa Meloni». Così il segretario della Lega, Matteo Salvini rispondendo a una domanda sulla premiership nel centrodestra dopo le elezioni del 25 settembre. L’ha detto a “Non Stop News” su Rtl102.5. E rispetto a un suo eventuale ruolo di governo? «Oggi non andiamo a distribuire incarichi che ancora non esistono, finché gli italiani non scelgono», ha aggiunto.
In merito alla formazione delle liste Salvini ha commentato: «Sì è chiuso da ieri, stiamo aspettando che anche gli altri alleati diano il materiale. Sono orgoglioso, noi non abbiamo nomi noti ma sindaci, imprenditori e rappresentanti del volontariato che sapranno cosa fare in Parlamento. Ed è riconfermata la squadra di governo. Giorgetti è candidato a Sondrio in Valtellina che è il collegio più blindato di tutta la Lombardia».
Risponde nel corso di una intervista a Radio Rtl alla domanda se accetterebbe che fosse Giorgia Meloni a rappresentare il centrodestra in un duello Tv con Enrico Letta. «A me piacerebbe che tutti potessero confrontarsi con tutti. Mi piacerebbe confrontarmi con Enrico letta. Io spero che sulle televisioni pubbliche e private tutti abbiano modo di confrontarsi con tutti. Io con Letta mi confronterei domani mattina, ma questo vale per Renzi, Di Maio e chiunque altro», ha aggiunto Salvini.
«Il reddito di cittadinanza che io non voglio cancellare ma modificare costa 9 miliardi di euro», spiega il leader della Lega che quantifica il costo complessivo della flat tax in 13 miliardi.
«Nel progetto della Lega, la flat tax – sottolinea Salvini – riguarda i redditi fino a 70mila euro: partiamo da partite Iva e lavoratori autonomi. In questo momento non è pensabile estendere la flat tax ai milionari, mi sembra evidente». «Si parte da chi ha meno: 55mila euro per chi ha uno stipendio, 70mila per chi ne ha due”, spiega. “Già oggi funziona così per 2 milioni di partite Iva, alzando il tetto si allarga. Nell’arco di 3 anni si può portare a casa. Il costo stimato complessivo è 13 miliardi», ricorda. «Se si abbassano le pretese, lo Stato incassa di più perché non c’è più chi evade», ha precisato Salvini, e se qualcuno evade commette «un crimine e come tale va perseguito: con un’imposizione fiscale più bassa, per chi continua a evadere per me c’è il carcere come gli Stati Uniti».
Salvini invita i sindacati al confronto: «I primi messaggi di questa mattina – rivela – li ho mandati al segretario della Cgil, della Cisl e della Uil per invitarli a trovarci, parlare di Quota 41 e confrontarci. Le polemiche sulle candidature le lascio ad altri».
«Con Speranza eravamo al governo, noi sì la Meloni no, ma io sono vaccinato, mia figlia di 9 anni non lo è». Così il segretario della Lega, Matteo Salvini replica al ministro della Salute, Roberto Speranza che ieri aveva chiesto chiarezza a tutti i leader sulle prossime vaccinazioni, ospite di Rtl102.5. E sulla quarta dose, Salvini ha aggiunto: «Visto che la comunità scientifica è divisa e sta dibattendo sull’efficacia ed età, aspettiamo che la comunità scientifica, che non è Speranza, ci dica sulla quarta dose».
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