COSENZA Questa mattina, dopo la accettazione della candidatura nella lista del Partito Democratico al collegio plurinominale della Camera dei deputati, è ufficialmente partita la nuova avventura elettorale di Enza Bruno Bossio. La parlamentare dem uscente è pronta a riguadagnarsi un posto a Roma. Oggi ha partecipato insieme ad altri colonelli del Pd, Nicola Adamo, Carlo Guccione e poi i dem cosentini Damiano Covelli, Giuseppe Mazzuca, Raffaele Zuccarelli e Francesco Alimena, ad una riunione tenutasi a Cosenza per discutere del prossimo appuntamento elettorale. Ma anche per approfondire il tema sanità con riferimento – neanche a dirlo – all’accordo siglato dal presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, che prevede l’arrivo (a partire da settembre) di medici cubani: pronti a rimpolpare gli organici dei nosocomi calabresi.
Sul patto con Cuba, Bruno Bossio si mostra decisamente contraria. «Il ruolo di commissario della sanità deve essere affrontato nel migliore dei modi da parte di Occhiuto», dice la parlamentare dem. Che aggiunge: «Quella stipulata è una convenzione con una presunta agenzia interinale o un’associazione non meglio identificata e non si capisce come porterà dei medici in Calabria e quali professionisti saranno inseriti nei nostri ospedali». «A settembre – continua Bruno Bossio – arriveranno 33 medici (come sostenuto da Occhiuto) e allora mi domando il motivo di tutta questa fretta. E’ una decisione poco trasparente e discutibile». Secondo la parlamentare, «abbiamo bisogno di un intervento serio, i calabresi rischiano la vita per la disorganizzazione sanitaria». Sui concorsi andati deserti, precisa: «Alcuni hanno avuto scarsa partecipazione, ma altri sono stati fatti e non ancora espletati. Il commissario Occhiuto intervenga sulla disorganizzazione sanitaria e non trovi scorciatoie».
La chiosa, Bruno Bossio, la riserva alle liste del Pd. Nomi e candidature che soprattutto in Calabria hanno fatto storcere il naso a più di un esponente dem. Per informazioni chiedere a Carlo Guccione. Su tutte la presenza tra i candidati “blindati” dell’esponente di Articolo 1, Nico Stumpo. «Come altri candidati non appartenenti al Pd presenti nelle liste plurinominali – dice – anche il nome di Stumpo fa parte di un accordo nazionale e dobbiamo rispettarlo. Io sono orgogliosa di essere stata scelta dal mio partito e dal mio territorio». (f. b.)
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