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Il caso

Meloni posta l’audio dello stupro di Piacenza. Letta: «Indecente»

Arrestato l’agressore. È un 27enne originario della Guinea. Polemiche dopo la scelta della leader di Fdi di pubblicare

Pubblicato il: 22/08/2022 – 11:42
Meloni posta l’audio dello stupro di Piacenza. Letta: «Indecente»

PIACENZA Un uomo di 27 anni è stato arrestato ieri dalla polizia a Piacenza per stupro. Le volanti della questura lo hanno bloccato mentre stava violentando una donna in mezzo alla strada. La vittima è una 55enne ucraina che intorno alle 6 stava passeggiando da sola nel centro storico della città emiliana quando è stata aggredita e gettata a terra sul marciapiedi dal giovane che ha iniziato a violentarla.
Una vicenda che inevitabilmente è entrata nel dibattito sulla sicurezza in Italia, una dei temi principali della campagna elettorale. Era poco dopo l’alba, quando un residente ha udito le grida di aiuto della donna e ha chiamato la polizia. Il 27enne, originario della Guinea e con lo status di richiedente asilo, è stato arrestato per violenza sessuale e ora si trova in carcere. L’ucraina, invece, è stata ricoverata all’ospedale di Piacenza in stato di choc.

Letta contro Meloni per il video dello stupro diffuso via web

La leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni ha diffuso sul web il video dello stupro e la polemica politica si è rafforzata. «Faccio un appello a tutti perché tutti stiamo dentro i limiti della dignità e della decenza. Il video postato da Giorgia Meloni su uno stupro è un video indecente e indecoroso», commenta il segretario del Pd, Enrico Letta riferendosi al filmato. «C’è il rispetto delle persone che deve essere prima di tutto – ha aggiunto – quindi invito tutti a fare una campagna elettorale in cui si parli delle cose e ci si confronti anche animatamente. Ma non si può essere irrispettosi dei diritti delle persone».

Il sindaco: «Responsabilità del singolo»

La neoeletta sindaca Katia Tarasconi ha espresso solidarietà alla vittima e ha invitato le forze politiche impegnate nella campagna elettorale a non strumentalizzare la vicenda. «Spero – ha detto – che non si scada nella strumentalizzazione riguardo la nazionalità del delinquente, come se fosse colpa di chi si impegna per l’accoglienza e l’integrazione se un richiedente asilo commette un crimine. La colpa è del richiedente asilo in questione».

Salvini: «Difendere i confini»

Il leader della Lega Matteo Salvini ha annunciato che sarà presto a Piacenza, «per confermare l’impegno della Lega per restituire sicurezza al nostro Paese: 10.000 poliziotti e carabinieri in più nel 2023, più telecamere accese e blocco degli sbarchi clandestini. Richiedente asilo e stupratore. Basta! Difendere i confini e gli italiani per me sarà un dovere, non un diritto».

Valente (Pd): «Raccapricciante»

«È davvero raccapricciante il tentativo di Fdi e Lega – ha detto la senatrice dem Valeria Valente – di strumentalizzare anche la violenza sulle donne a fini elettorali. A Piacenza è accaduto un fatto gravissimo, un richiedente asilo originario della Guinea ha tentato di stuprare una ragazza ucraina, è stato fermato dai passanti e poi dalle forze dell’ordine. Tuttavia la destra sa bene che la violenza contro le donne non c’entra con l’inesistente invasione dei migranti, cavallo di battaglia di un Matteo Salvini a corto di idee».

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