LAMEZIA TERME Soltanto una è blindata, gli altri dovranno giocarsela o, quantomeno, sperare in un buon risultato di partito. La Calabria resta terra di conquista ma i calabresi provano a farsi spazio anche fuori regione per un posto al sole del Parlamento nazionale.
Alcuni sono calabresi solo di origine. Tra questi la più “blindata” tra tutti, Marta Fascina, la quasi moglie di Silvio Berlusconi, inserita in un collegio sicuro in Campania. Lo schema è di coppia: il Cav guiderà le “truppe” azzurre al Senato e per la sua compagna è previsto un posto in tutti i quattro collegi proporzionali. Per Fascina il secondo posto in lista subito dietro il coordinatore azzurro Antonio Tajani. Già nelle precedenti Politiche Fascina era stata paracadutata anche se va ricordato che Lady B, nata in provincia di Reggio Calabria, è cresciuta a Portici, popoloso centro alle porte di Napoli dove la famiglia si è trasferita.
La quasi signora Berlusconi, tuttavia, è presente anche in Sicilia, accolta a braccia aperte da Gianfranco Miccichè, coordinatore regionale forzista: «Sono contento che Berlusconi abbia deciso di candidare Marta Fascina qui in Sicilia, vuol dire che si fida di noi». Fascina sarà in corsa nel collegio uninominale di Marsala per la Camera. «Marta è una persona meravigliosa – ha aggiunto – sono felice di poterla avere qui». Altra regione, altro collegio per Fascina: in Lombardia 1, nel collegio 1, tra i candidati di Fi alla Camera è al secondo posto dopo l’ex sindaco di Pavia Alessandro Cattaneo. Ed è capolista nel collegio 2, seguita dall’assessore regionale Fabrizio Sala.
Se la giocherà in un collegio uninominale lontano dalla Calabria anche Giuseppe Galati, centrista, già parlamentare e sottosegretario. Lametino di origine, con una lunga carriera politica sempre gravitante tra il centro e il centrodestra, Galati correrà per “Noi moderati” a Carpi, dove il centrodestra viene dato in vantaggio – grazie al traino di Fratelli d’Italia ipotizzato dai sondaggi – sul resto dei contendenti ma non tanto da poter considerare quello emiliano un collegio blindato.
Nel collegio Lombardia 1 in cima alla lista di “Italia Viva-Azione” c’è la reggina Giusy Versace e al secondo posto l’ex sindaco di Parma, Federico Pizzarotti. Per l’uninominale a Palazzo Madama i candidati principali sono Ivan Scalfarotto (Milano), Mariastella Gelmini (Treviglio) e la stessa Versace a Varese. La parlamentare che ha abbandonato Forza Italia dopo la caduta del governo Draghi scegliendo di accasarsi con i calendiani di Azione ha dunque buone possibilità di rientrare in Parlamento. Già atleta paralimpica e conduttrice televisiva, nel 2018 è stata eletta alla Camera dei deputati nel collegio uninominale di Varese e le è stata assegnata la commissione Affari sociali di Montecitorio.
Oltre a Fascina, la Sicilia vede schierarsi un’altra calabrese. Profilo molto diverso quello di Antonia Postorivo, candidata al numero 2 con “Noi moderati”. Postorivo passa dalla toga allo scranno. Allieva del grande giurista catanese Delfino Siracusano, calabrese di origine e romana di adozione, ha iniziato a fare l’avvocato nello studio legale di Grazia Volo e si è poi occupata di delitti contro la Pubblica Amministrazione e di diritto in materia di libertà si stampa, assistendo anche diverse testate giornalistiche, da Il Foglio a Il Manifesto. Dopo aver ricoperto vari ruoli tecnici al ministero delle Infrastrutture, è stata il capo della segreteria del ministro della Giustizia con Roberto Castelli e consigliere giuridico al ministero Affari Regionali, a quello delle Politiche Agricole e Forestali e a quello per le Riforme, coordinando tra l’altro la Commissione Saggi sulle più importanti riforme della Costituzionali con il ministro Gaetano Quagliariello. Si è occupata anche di cinema, da presidente della Commissione per la Revisione Cinematografica del ministero per i Beni Culturali e come membro della Commissione del David di Donatello. Ora la scelta di scendere in politica in prima persona.
Calabrese di origine anche il capolista alla Camera per Sinistra italiana ed Europa verde nel collegio plurinominale proporzionale Piemonte 2, che comprende le province di Biella, Novara, Vercelli e Verbano Cusio Ossola. Antonio Filoni, 54 anni, è sindaco di Mongrando dal 2014 e paninaro di professione («Ho cominciato per necessità, poi è diventata la mia vita»). Originario di Cosenza ma residente da molti anni nel Biellese, ha ricevuto l’investitura ufficiale di candidato alla Camera giovedì scorso. «È una bella responsabilità», osserva. «È vero, i sondaggi oggi dicono che stravincerà il centrodestra – spiega Filoni all’Eco di Biella -, ma è altrettanto vero che in passato hanno vinto lo scudetto squadre che mai avremmo immaginato che ci riuscissero: il Verona di Bagnoli, la Samp di Vialli e Mancini, ad esempio. Sono convinto che ce la si può giocare fino alla fine. Non dobbiamo avere paura. Faremo un bel risultato, ne sono certo». (redazione@corrierecal.it)
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