PORDENONE «Quella donna deve essere processata in Italia e scontare qui l’intera pena». Lo ha affermato, Barbara Scandella, mamma di Giovanni Zanier, il quindicenne di Pordenone travolto e ucciso da una soldatessa americana di 20 anni, che guidava ubriaca.
«Sappiamo tutti i precedenti che hanno coinvolto militari americani in gravissimi incidenti in Italia – ha aggiunto -: la verità è che, in queste zone, fanno quello che vogliono e restano impuniti. Chiedo alle autorità che neghino l’autorizzazione allo spostamento di giurisdizione negli Usa, anche se so che in quel paese per questi reati le pene sono anche più severe. Ma noi vogliamo seguire il processo e che venga condannata in Italia al massimo della pena».
Le sue dichiarazioni compaiono oggi su alcuni quotidiani tra cui il Corriere della Sera e Repubblica. «Non potrò mai perdonarla – ha concluso -: tutti, a 20 anni, abbiamo fatto le nostre sciocchezze, ma come si fa a bere così tanto prima di mettersi in auto? Nessuno ci restituirà il nostro Giovanni».
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