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Il ministro Giovannini: «Per Gioia Tauro forti investimenti, nessuno vuole penalizzare il porto»

Lettera del ministro al Corriere della Calabria dopo le polemiche sulle frasi al meeting di Rimini. «Il nostro impegno per far crescere lo scalo»

Pubblicato il: 25/08/2022 – 13:22
Il ministro Giovannini: «Per Gioia Tauro forti investimenti, nessuno vuole penalizzare il porto»

ROMA «Con riferimento alle recenti dichiarazioni del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili Enrico Giovannini riguardanti lo sviluppo del porto di Gioia Tauro, si segnala che nel suo intervento al Meeting di Rimini il Ministro ha sottolineato le grandi potenzialità di crescita del porto, il quale è oggetto di forti investimenti sia per gli aspetti legati alle strutture portuali e a quelle retroportuali sia per i collegamenti ferroviari che consentiranno al porto di accrescere il flusso di merci trattato». Le dichiarazioni del ministro sullo scalo di Gioia Tauro hanno innescato questa mattina repliche e prese di posizioni polemiche (soprattutto da parte dei sindacati), riportate dal Corriere della Calabria. Dalla segreteria del Mims è giunta una risposta nella quale Giovannini ricorda gli investimenti sul porto e precisa il proprio intervento.  

«Nessuna penalizzazione di Gioia Tauro a favore di altri porti»

«Nel corso del dibattito, al quale ha partecipato anche il Presidente dell’Autorità portuale Andrea Agostinelli, il Ministro – si legge nella nota – ha semplicemente sottolineato che l’obiettivo del Paese non può essere solo quello di aumentare il flusso di merci che attraversa l’Italia per raggiungere altri paesi europei, ma di potenziare la produzione che si svolge sul territorio nazionale, anche nei retroporti, in modo da rafforzare le esportazioni che partono dagli scali italiani, tra cui Gioia Tauro. Gli investimenti sull’intermodalità – specialmente ferroviaria – che stanno interessando numerosi porti, tra cui quello di Gioia Tauro, grazie ai finanziamenti del Ministero sostengono fortemente questa strategia e i recenti dati riguardanti lo scalo calabrese testimoniano la correttezza di questo approccio, già evidenziato nel corso della visita del Ministro al porto del marzo scorso». «Sono quindi – conclude la nota – prive di ogni fondamento le interpretazioni che, estrapolando una semplice frase da un ampio intervento, attribuiscono al Ministro una volontà di penalizzare il porto di Gioia Tauro a favore di altri scali».

«Sette miliardi di investimenti in dieci anni per la Calabria»

Alla precisazione, il ministero allega anche le dichiarazioni del ministro nel corso della sua visita al porto nel marzo 2022. Allora, Giovannini si riferì al porto come «un’eccellenza che si inquadra nella strategia complessiva di integrare la logistica nazionale con quella europea. Gioia Tauro è una realtà straordinaria, unica – aggiunse – che può diventare motore di cambiamento non solo per il trasporto marittimo, ma anche per tutte le attività economiche collegate. Abbiamo bisogno di investire in questa direzione». E proprio agli investimenti si riferisce l’ultima parte della risposta inviata dal ministero. Un impegno che, sono ancora parole di Giovannini, prevede investimenti «in Calabria, complessivamente, tra Pnrr e altri fondi di 7 miliardi di euro nei prossimi dieci anni». Sotto, il piano degli investimenti previsto dal Mims per la Calabria.

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