LOCRI Una perfetta commistione tra la storia che affonda le proprie radici nel periodo greco-romano e la modernità che deve caratterizzare un’opera di nuova realizzazione. Uno sguardo rivolto a un passato importante e una speranza di riscatto per il futuro. Con questi sentimenti, ieri sera, è stato finalmente inaugurato il nuovo teatro di Locri. Una storia travagliata, che il Corriere della Calabria ha raccontato, iniziata 13 anni fa con l’avvio dei lavori di costruzione. Nel 2019 un’inchiesta della Dda di Reggio Calabria ha fatto emergere gli episodi estorsivi da parte di gruppi criminali facenti capo alla storica cosca Cordì ai danni dell’imprenditore edile affidatario dei lavori.
L’opera, costata un milione e 200 mila euro e costruita su un terreno donato dalla famiglia Capogreco Paravati in località Moschetta, sorge su un’area di oltre 12mila metri quadri e conta 3.500 posti a sedere. La struttura è ispirata alle realizzazioni classiche del periodo magno greco e romano, di cui restano vestigia importanti nell’area di Locri Epizefiri, poste a poche centinaia di metri dal parco archeologico.
Fuochi d’artificio, musica e un parterre prestigioso. Questi gli ingredienti per una serata che ha visto una grande affluenza di pubblico e la partecipazione di autorità civili, militari e religiose. Si è detta «felicissima» la soprano Carly Paoli, che ha inaugurato il teatro esibendosi con i musicisti della Senocrito Festival Orchestra diretta dal maestro Gianluca Macianò. «È la prima volta che vengo in Calabria, ma già mi sento a casa», ha affermato ai nostri microfoni la cantante di fama internazionale più volte al fianco di artisti come Andrea Bocelli, scelta dal Vaticano come testimonial per l’inno ufficiale per il Giubileo della Misericordia di Papa Francesco.
Un evento che è stato nel segno del riscatto e del rilancio di un intero territorio, quello della Locride, candidato a Capitale italiana della cultura 2025. «Noi crediamo in questo progetto di sviluppo culturale e turistico», ha dichiarato sul palco il sindaco di Locri Giovanni Calabrese: «Locri si conferma città della cultura e con la realizzazione di quest’opera punta ad ampliare questa offerta. Si tratta di un volano di sviluppo turistico-culturale fondamentale per il territorio». Ma i lavori non sono ancora completamente terminati. «La Calabria deve celebrare la bellezza», ha affermato l’assessore regionale Fausto Orsomarso, che ha spiegato: «L’opera ha avuto un finanziamento aggiuntivo di un milione e mezzo». I lavori oggetto del primo stralcio funzionale sono stati appaltati e realizzati, secondo le previsioni di progetto, ma l’opera necessitava di un ulteriore intervento migliorativo finalizzato alla sistemazione degli spazi esterni e delle viabilità di servizio oltre che alla dotazione di attrezzature e impianti volti a rendere la struttura più accessibile e corrispondente alle attuali misure di sicurezza e controllo, nei locali di pubblico spettacolo. Per cui è stato chiesto il contributo della Regione Calabria che con apposita delibera ha finanziato il completamento della struttura.
«È un nuovo inizio per Locri, – ha affermato l’assessore alla cultura del Comune Domenica Bumbaca – la città vivrà questo teatro e lo farà con artisti e professionisti guardando a quello che è il progetto Locride Capitale italiana della Cultura 2025».
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