«Domani Lunedì 29, la mia banca preleverà sul c/c il sudore del nostro impegno della nostra fatica e del lavoro dei miei collaboratori. Poche persone al mondo hanno deciso di farsi gioco della nostra responsabilità verso tutte quelle entità economiche, etiche e progettuali, compreso lo Stato». Sono parole piene di amarezza quelle di Giovanni Sgrò, titolare di un supermercato di Montepaone, nel Catanzarese, che pubblica su Facebook l’importo dell’ultima bolletta dell’energia elettrica: oltre 31mila euro. «Per 10 mesi abbiamo pagato il doppio dei costi energetici rispetto al 2021 e già era insostenibile, ora con la fattura dei consumi di luglio 2022 (€31.000,00 rispetto a €9.800,00 del 2021) le prospettive sono ulteriormente peggiorate».
«Mi saranno sottratte ulteriori risorse che sarebbero state necessarie alla conduzione corretta di una piccola azienda come la mia ma come tante altre», scrive l’imprenditore, che si chiede: «Qualcuno riesce a spiegarmi come sarà possibile proseguire così? Non basta essere bravi imprenditori, non basta essere buoni contribuenti e non basta più neanche avere buone idee. Oggi siamo in un economia di guerra e stiamo continuando a lavorare come se tutto fosse normale, apriamo i nostri negozi facciamo trattative con i fornitori discutiamo e ascoltiamo i nostri clienti, insomma procediamo come se tutto fosse normale. Invece già da novembre scorso le prime sorprendenti fatture “energetiche” cariche di “speculazione” finanziaria emesse nella completa assenza di misure e contrappesi idonei a compensare almeno in parte questa “ingiustizia economica”. Ci sentiamo disarmati e smarriti, non abbiamo interlocutori e tantomeno soluzioni applicabili in autonomia. Cosa racconterò ai miei figli? Cosa dirò ai miei 36 collaboratori? Cosa prospetterò ai miei fornitori? C’è bisogno di un intervento sostanziale e immediato. Qui perderemo tutti-tutto», conclude Sgrò.
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