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Il bilancio

Comando provinciale dei carabinieri di Vibo, tre anni di successi per Capece – FOTOGALLERY

Il colonnello lascia il comando. Guiderà la scuola allievi di Campobasso: «Il sostegno della popolazione permette lo sviluppo»

Pubblicato il: 28/08/2022 – 6:55
Comando provinciale dei carabinieri di Vibo, tre anni di successi per Capece – FOTOGALLERY

VIBO VALENTIA Andrà a comandare la Scuola Allievi Carabinieri di Campobasso. Una nuova prestigiosa missione attende il colonnello Bruno Capece. Dopo tre anni vissuti intensamente alla guida del Comando provinciale dei carabinieri di Vibo Valentia, l’ufficiale lascia l’incarico per dedicarsi al nuovo ruolo.
Capece nella sua attività alla guida dei militari di Vibo può vantare molti successi. Ad iniziare dalla monumentale operazione “Rinascita-Scott” condotta con il Ros, ora in fase dibattimentale, ma anche la cattura di numerosi latitanti e il contrasto all’illegalità in tutte le sue manifestazioni.
Convinto sostenitore del lavoro di squadra portato avanti sinergicamente con la Procura Distrettuale, ordinaria, le altre Autorità provinciali di Pubblica Sicurezza e la diocesi di Mileto, ha dedicato particolare attenzione agli studenti delle scuole della provincia promuovendo in ogni occasione incontri e dibattiti per diffondere un messaggio di riscatto e speranza per il futuro.

Capece: «Il sostegno della popolazione permette lo sviluppo di questo territorio»

Nell’ultimo discorso pronunciato da Capece aveva tracciato il suo percorso alla guida del comando provinciale di Vibo, ricordando le indagini e le operazioni principali. Ad iniziare dall’operazione “Rinascita-Scott”. Alla quale Capece ricollegava un episodio. «Sono scolpite nei nostri cuori – ha detto all’epoca – le immagini della storica operazione “Rinascita-Scott” e della commovente manifestazione di vicinanza e di affetto della popolazione vibonese, il 24 dicembre 2019, con un corteo festoso per le vie cittadine, che ha collegato idealmente le sedi istituzionali della città e si è concluso sotto il Comando Provinciale, con un interminabile applauso a Forze di Polizia e Magistrati. Ma il nostro impegno, da quella indimenticabile data, è accresciuto e non è mai venuto meno, anche nei momenti più delicati e drammatici della pandemia, durante la quale non un solo presidio ha cessato di funzionare, grazie all’encomiabile sacrificio di tutti gli uomini e le donne dell’Arma».
L’elenco della azioni condotte si concretizzano anche i numeri con oltre 16.000 servizi preventivi eseguiti nel solo anno 2021. «I risultati delle attività investigative – aveva detto a questo proposito Capece – sono stati entusiasmanti e fondamentali per restituire a questo territorio il meritato senso di Libertà, di Sicurezza e di Legalità e cercare di migliorarne la qualità della vita e la capacità di attrattiva e di investimento, grazie al magistrale coordinamento della Procura Distrettuale Antimafia di Catanzaro diretta dal Procuratore Nicola Gratteri, che oggi abbiamo l’onore di avere ospite del signor Comandante Generale per la celebrazione della Festa che si terrà nel pomeriggio a Roma e di quella ordinaria di Vibo Valentia, guidata dal Procuratore Camillo Falvo, impegnato fuori sede, ma idealmente presente e come sempre affettuosamente vicino a tutte le Forze di Polizia che operano al suo fianco». Il colonnello poi ha ricordato alcune altre operazioni che hanno segnato la sua permanenza al comando di Vibo. «Sono stati assicurati alla Giustizia –aveva ricordato – ben 8 latitanti, di cui 4 considerati elementi di spicco di altrettanti sodalizi di ’ndrangheta ed inseriti nell’elenco ministeriale di quelli più pericolosi da ricercare, operazioni eseguite con il prezioso contributo dei militari dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria e dell’8° Elinucleo di Vibo Valentia». Inoltre a Tropea grazie all’operazione “Apate” condotta dai carabinieri sono state disarticolati due sodalizi criminali dediti a furti di auto, in abitazione e al riciclaggio. Così come le compagnie di «Compagnie di Serra San Bruno e Vibo Valentia – aveva detto ancora Capece – sono state particolarmente attive nel perseguire le indebite percezioni di ingenti somme di denaro, a titolo di reddito di cittadinanza e di sussidi “covid”, risorse sottratte a chi veramente ne aveva bisogno».
Mentre il Nucleo Investigativo, con «l’operazione “Diacono” – aveva evidenziato – ha smascherato un giro di malaffare nell’illecito rilascio di titoli scolastici e accademici, che ha finito per “drogare” il sistema delle assunzioni nel mondo della scuola e mortificarne i valori della meritocrazia». E risultati importati ci sono stati anche nel contrasto al narcotraffico. «Sono state rinvenute e sequestrate ben 15 piantagioni di marjuana – aveva ricordato a questo proposito Capece – con conseguente distruzione di oltre 20.000 piante e arrestate 40 persone per reati connessi al fenomeno della produzione e spaccio di droga, che alimenta le casse della criminalità organizzata e rovina la vita di giovani e famiglie». Così come ottimi risultati si sono conseguiti nelle operazioni di ricerca di armi clandestine. Attività che ha permesso «sottrarre al circuito criminale – aveva detto Capece – 144 armi e un ingente quantitativo di munizionamento, ancora una volta con l’ausilio dei “Cacciatori di Calabria” e delle eccellenti unità del Nucleo Cinofili di Vibo Valentia, di cui vediamo schierata una rappresentanza».
Ma il colonnello ha menzionato anche le attività di contrasto ai reati ambientali, condotte con il supporto dell’Arma Forestale, comandata dal colonello Lorenzo Lopez, «grazie alla grande sensibilità ed impulso – aveva sottolineare – che ci hanno fornito il nostro Comandante della Legione Calabria, Generale Pietro Salsano ed i Procuratori della Repubblica di Vibo Valentia e di Lamezia Terme, Camillo Falvo e Salvatore Curcio».
«Molto è stato investito anche nell’azione di prevenzione e di educazione – aveva aggiunto – in particolar modo negli istituti scolastici, dove, grazie alla sensibilità di dirigenti scolastici e docenti, sono stati realizzati frequenti e proficui incontri sui temi della legalità e sul rispetto dell’ambiente, tematica nella quale si è inserito il progetto “Un albero per il futuro”, sviluppato dai Carabinieri Forestali».
«Tanto è stato fatto dunque – aveva concluso – ma certamente tanto ancora resta da fare, consapevoli che ciascun Carabiniere dovrà incrementare ancora il proprio impegno e profondere professionalità sempre crescente. Siamo però convinti che, con il sostegno e la partecipazione attiva dei tantissimi cittadini vibonesi perbene e dei nostri splendidi giovani, anche oggi numerosi al nostro fianco, nessun risultato è precluso e tutti insieme potremo concorrere a creare le condizioni per l’auspicato sviluppo di questo territorio e per dare prospettive e un futuro ai figli di questa terra».

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