REGGIO CALABRIA Su un cartello il suo sorriso in primo piano e sullo sfondo una imbarcazione con a bordo migranti. “Stop sbarchi” è il leitmotiv della campagna elettorale di Matteo Salvini. Nuove elezioni, vecchi cavalli di battaglia per il leader della Lega che in occasione del tour elettorale, anche nel corso della sua terza (e ultima) tappa calabrese, dopo Corigliano Rossano e Vibo, non perde occasione per sottolineare che «serve più sicurezza e meno clandestini», dice l’ex Ministro dell’Interno a Reggio Calabria, terra sempre più meta di approdo per i disperati che attraversano il Mediterraneo. «Lo abbiamo fatto e lo rifaremo», recita il cartello – con riferimento alla chiusura dei porti – che sintetizza i punti salienti del programma elettorale del Carroccio.
«In Calabria servono lavoro e infrastrutture», dice Salvini. Una combo perfetta, secondo il leader della Lega, per continuare a chiedere a gran voce uno dei progetti più discussi di sempre, quello del Ponte sullo Stretto. «Non si tratta di unire Calabria e Sicilia» dice Salvini, «ma l’Italia all’Europa, creando nuovi posti di lavoro», afferma ripetendo quanto affermato più e più volte nel corso delle sue visite calabresi.
E sul lavoro il capo del Carroccio è tornato parlando anche di uno dei temi più caldi del momento: il caro bollette. E lo fa portando come esempio da seguire la Francia. «La Lega – ha spiegato – è disponibile da oggi a dare l’ok al governo per stanziare 30 miliardi di euro e bloccare gli aumenti delle bollette. Chi dice che occorre riparlarne a ottobre, vive su un altro pianeta. Qui ci sono aziende che non riapriranno a settembre». Una decisione da prendere, secondo Salvini, indipendentemente dal colore politico: «Il mio invito è copiare il modello francese, con il tetto al 4%».
«Siamo in guerra, dividiamoci su altro – aggiunge Salvini rivolgendosi alle altre forze politiche – ma la bolletta della lue e del gas non è di destra o di sinistra, in Francia il governo interviene per bloccare il prezzo delle tariffe, se lo fanno loro possiamo fare anche noi. Riconvochiamo subito il Cdm e il Parlamento e agiamo. Una volta risolto il problema delle bollette discutiamo di tutto il resto». Nelle scorse ore si è reso disponibile al confronto Carlo Calenda. «Vorrei sapere anche cosa ne pensano Enrico Letta, Giuseppe Conte, Luigi Di Maio», ha commentato Salvini, che ha aggiunto: «Tutta la politica deve dare prova di responsabilità e concordare un piano d’azione comune».
«Io preferirei impegnare i medici di Reggio», ha detto poi il leader della Lega commentando la decisione del presidente della Calabria, Roberto Occhiuto, di impiegare quasi 500 medici cubani negli ospedali calabresi. «Mercoledì – ha annunciato – sarò davanti alla facoltà di Medicina di Milano per chiedere l’abolizione del numero chiuso per l’accesso». Secondo Salvini «la selezione si fa con i voti e la frequenza», per questo bisogna «aprire a tutti i ragazzi e le ragazze che desiderano frequentare medicina, aumentare i posti di specialistica e borse di studio, per impedire nei prossimi anni di andare a cercare medici in Albania, Cuba o in altre parti del mondo. Con tutto il rispetto per i medici albanese e cubani – ha concluso – io preferirei impegnare i medici di Reggio».
Rispondendo alle domande dei giornalisti Salvini ha anche commentato l’inchiesta sui presunti brogli elettorali che hanno interessato l’ultima tornata elettorale al Comune di Reggio Calabria, nel settembre 2020: «Spero che si torni a votare in maniera trasparente libera e democratica. Ci sono stati brogli in tanti Comuni italiani, tra qualche giorno si tornerà a votare a Latina, dove ci sono state sparizioni di schede in molte sezioni elettorali. Reggio Calabria merita di più, è una città straordinaria». «Come centrodestra facciamo autocritica, anche io personalmente, negli ultimi anni non le abbiamo dedicato tutta l’attenzione che avrebbe meritato, però sbagliando si impara e siamo pronti», ha aggiunto Salvini, che aveva scelto Antonino Minicuci come candidato a sindaco della Lega, con la coalizione di centrodestra, in città.
«Se si votasse domani mattina – ha aggiunto – a Reggio Calabria avremmo già una squadra di uomini e donne all’altezza. L’importante è che il voto sia trasparente, democratico, non sempre così è stato. Mi auguro che la giustizia faccia rapidamente il suo corso». (redazione@corrierecal.it)
x
x