La storia di Marisa Merico al centro di una puntata di “Cose Nostre” andata in onda (in replica) in seconda serata su Rai Uno. Figlia del boss di ‘ndrangheta Emilio Di Giovine e nipote di Maria Serraino (detta “mamma eroina”), la 52enne oggi vive in Inghilterra dove collabora con un’associazione di volontari per spiegare ai detenuti che cambiare vita è possibile.
A 9 anni va a vivere con la madre – una donna di Blackpool – a Londra, ma quando ritorna inizia ad interessarsi agli affari di famiglia guadagnandosi l’appellativo di “Miss ‘ndrangheta”. Marisa Merico, fin da giovanissima ebbe un ruolo cruciale negli affari del padre, per conto del quale si occupava di droga e riciclaggio di denaro. «Mio padre – ha raccontato – era ricchissimo, multimiliardario. Amministrava un impero commerciale in continua espansione, con circa duecento persone che lavoravano per lui. Aveva contatti in Olanda, Belgio, Francia, Germania, Svizzera, Regno Unito, Colombia e Stati Uniti. I profitti del narcotraffico erano reinvestiti in attività legali, immobili, o riciclati». Per la sua attività nel clan dei Di Giovine-Serraino, la Merico è stata condannata a dieci anni di carcere, poi ridotti a quattro e scontati in una prigione inglese. Dopo la nascita del secondo figlio la svolta: ha voltato le spalle al mondo criminale da cui proveniva decidendo di cambiare vita.
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