CROTONE Flavio Briatore ha salvato nella giornata di ieri con il suo yacht “Force blu” centinaio di migranti in mare aperto al largo della Calabria. L’imprenditore ha risposto a una richiesta della Capitaneria di porto di Crotone, mentre si trova a sud della costa ionica con la sua imbarcazione. Lo riporta l’edizione on line del settimanale “Oggi”, riprendendo le dichiarazioni apparse su “Verità & Affari”.
L’imprenditore si è detto «sotto choc dopo aver vissuto sulla sua pelle il dramma degli scafisti». Secondo quanto riportato, infatti, Briatore era in navigazione nel Mediterraneo a sud della Calabria ed è corso in aiuto di una barca alla deriva piena di migranti. Racconta lui stesso: «L’altra notte abbiamo ricevuto una richiesta dalla Capitaneria di Crotone. Ci hanno pregato – prosegue – di andare a controllare una barca. Ci hanno le coordinate ed era a 7/8 miglia da noi. Pensavano fosse uno yacht che chiedeva aiuto. A quel punto – riferisce Briatore – abbiamo deviato e siamo andati sul posto trovando una piccola barca a vela, circa sedici metri, piena di gente, almeno un centinaio di persone».
«Nemmeno gli animali dell’Ottocento erano trattati così», ha dichiarato poi Briatore al giornale monegasco Verità & Affari. «La gente urlava disperata – ha proseguito nel racconto –, c’erano bambini, e noi cercavamo di calmarli dicendo che la motovedetta stava arrivando». Secondo la ricostruzione delle Forze dell’ordine, l’imbarcazione a vela era stata abbandonata in acque italiane dopo che erano stati trasportati con barche a motore: «Li hanno portati con dei gommoni, li hanno messi sulla barca a vela, hanno inserito il pilota automatico bloccandolo, data una radio in mano in modo da poter chiamare i soccorsi e li hanno abbandonati».
L’avventura in mare aperto segue di pochi giorni la tromba d’aria che ha semidistrutto il Twiga, il bagno in Versilia che Briatore possiede con Daniela Santanchè.
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