CASSANO ALLO IONIO «Non a caso» il Partito socialista italiano ha deciso di aprire la campagna elettorale nazionale, alla presenza del segretario Vincenzo Maraio, a Cassano allo Ionio. Per di più in un luogo simbolo come la cooperativa sociale Il Mandorlo, ex Saman, realizzata negli scorsi decenni in dei terreni confiscati negli anni ’90 al camorrista Giuseppe Cirillo che imperversava nella Piana di Sibari.
«Non a caso – dichiara Maraio, salernitano, già consigliere regionale della Campania e assessore della giunta De Luca, ai microfoni de L’altro Corriere Tv – abbiamo voluto aprire a Cassano allo Ionio ed in questo luogo simbolo. Da qui vogliamo lanciare una serie di segnali. Il primo è quello di mettere al centro dell’agenda politica il Sud, ma concretamente e seriamente. Il Sud appare sempre come lamentoso, un coacervo di politici e dirigenti che si lamentano. In realtà non è così, vogliamo portare avanti l’idea che sia laborioso, che vuole lanciare e vincere la sfida dell’efficienza al resto del Paese, anche grazie alle sue potenzialità turistiche, ambientali, culturali. Non siamo la palla al piede al resto d’Italia, anzi, dal rilancio del meridione potrà offrire ulteriore spunto al Paese. Non a caso il Mediterraneo, la portualità, il mare sono potenzialità enormi che impongono la centralità del sud».
Il secondo segnale è «l’aver scelto un luogo simbolico come la “casa” della cooperativa Il Mandorlo, insieme al sindaco Gianni Papasso. Un bene confiscato alla criminalità organizzata dove si è insediata una cooperativa sociale che offre risposte agli ultimi, con il recupero di ex tossicodipendenti, ex alcolizzati, gli ultimi della nostra società che spesso non ricevono attenzioni. Il ruolo delle cooperative – aggiunge il segretario nazionale del garofano rosso – è decisivo perché molto spesso surrogano l’assenza e la disattenzione della politica e delle istituzioni. E poi offriamo un ulteriore segnale: la sicurezza delle nostre famiglie, la legalità, la trasparenza, sono prerogative che erroneamente abbiamo concesso a Salvini, alla Lega e al centrodestra, ma in realtà è nella nostra storia. La sicurezza appartiene alla cultura del centrosinistra ed è su questi elementi che vogliamo lanciare la nostra campagna elettorale nazionale, sostenendo Gianni Papasso, un sindaco radicato nel territorio, contro ogni forma di pressione dei candidati catapultati dall’alto sui territori che poi scompaiono dopo la campagna elettorale».
Il Psi si presenterà alle prossime elezioni Politiche 2022 nella lista Italia democratica e Progressista. All’incontro cassanese oltre a Maraio sono intervenuti il segretario regionale Luigi Incarnato, il sindaco di Cosenza e segretario provinciale Franz Caruso, i candidati dei collegi uninominali Calabria 01 “Corigliano Rossano”, Francesca Dorato (Pd) per il Senato e Gianni Papasso (Psi) per la Camera dei Deputati.
In una sala gremita, Maraio esprime altri concetti. «È intollerabile che in Italia si sia bloccato l’ascensore sociale e che i nostri giovani vedano il loro futuro vincolato alle condizioni economiche delle famiglie di origine, spesso con la mortificazione del talento e delle loro competenze. Bisogna rovesciare questa situazione investendo nella scuola, nell’istruzione, nel lavoro che manca e nella sanità».
«La pandemia ulteriormente evidenziato le differenze tra le diverse zone del Paese, non riuscendo a garantire elevati standard di qualità ovunque. Sono stati dimenticati tutti i giovani infermieri e medici precari che durante la pandemia hanno consentito al sistema sanitario di mantenersi in piedi, per questo il numero chiuso a Medicina va eliminato. L’istruzione – continua il segretario – non va regionalizzata. È necessario investire nel sistema scolastico per dire basta alle classi pollaio, agli stipendi bassi degli insegnanti e alla discontinuità didattica. Dobbiamo ricordarci, inoltre, che il Reddito di cittadinanza è una misura socialista che non va eliminata ma migliorata per continuare a sostenere le famiglie in difficoltà, magari facendola evolvere in lavoro di cittadinanza. Ancora, bisogna incentivare le imprese con il taglio del cuneo fiscale e contrastare le disuguaglianze con il salario minimo. Siamo stati il primo partito – conclude il segretario nazionale del garofano rosso – a porre l’attenzione sul caro bollette durante il governo Draghi. Per fare fronte alla crisi energetica i rigassificatori servono, facendo attenzione a tutelare l’ambiente». (l.latella@corrierecal.it)
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