CROTONE Sarà lutto cittadino a Crotone il giorno dei funerali delle tre persone decedute ieri pomeriggio a seguito dello scoppio avvenuto in sala macchine in un rimorchiatore ormeggiato al Porto nuovo.
«Siamo tutti colpiti – scrive il sindaco Vincenzo Voce – da una tragedia che ci ha sconvolto. Una intera comunità – commenta il sindaco – si stringe al dolore delle famiglie delle vittime e siamo vicini a chi in questo momento sta lottando per la vita. Vigili del fuoco, Forze di polizia, Capitaneria di porto, Autorità portuale, 118 sono intervenuti prontamente. Li ringrazio – scrive ancora Voce – per la grande professionalità. Interpretando il sentimento di tutti i crotonesi – annuncia quindi iol sindaco – per il giorno dei funerali indiremo il lutto cittadino per partecipare il dolore e la vicinanza della comunità crotonese alle famiglie».
«Ennesima tragedia, tre marittimi morti nel porto di Crotone, un ferito in condizioni gravi, si continua a morire sul lavoro». È quanto scrivono le sigle di categoria Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uil-Trasporti in una nota congiunta. «Lontani da casa, di nazionalità diverse – sicordano i sindacati -, in circostanze ancora da chiarire ma con un unica certezza, tre vite umane spezzate. Lo scenario che si è presentato agli occhi dei soccorritori – scrivono le sigle di categoria – è stato straziante, corpi scaraventati sulla banchina ed in acqua, dilaniati dall’esplosione sentita anche ad enorme distanza. Purtroppo gli infortuni mortali – ricorda la nota – sono all’ordine del giorno, ma sempre più spesso si verificano incidenti che coinvolgono più Lavoratori contemporaneamente». «Aspettiamo di capire dalla magistratura annunciato le sigle di categoria – che sta indagando cosa è accaduto, soprattutto se le operazioni che si stavano svolgendo a bordo erano note e rispettose delle procedure del caso, in quanto a bordo per i lavoratori marittimi, la sicurezza sul lavoro e ancor più che su ogni altro luogo di lavoro, un requisito fondamentale da rispettare, così come i poteri di controllo e vigilanza degli organi preposti». «Ci uniamo al dolore delle famiglie dei marittimi tragicamente scomparsi – fanno sapere le sigle -, con le quali stiamo prendendo contatti per essere di aiuto e supporto. Come segreterie – annuncia la nota – proclamiamo uno sciopero di 2 ore ad ogni fine turno/fine prestazione di lavoro di tutti i lavoratori del porto di Crotone ed il suono delle sirene alle ore 12».
«Il pensiero va ai familiari delle tre persone che, ieri pomeriggio, a bordo del rimorchiatore Asso, attraccato alla banchina del porto di Crotone, hanno perso la vita». Il presidente dell’Autorità di sistema portuale dei mari Tirreno meridionale e Ionio, Andrea Agostinelli, esprime il proprio cordoglio e quello dei dipendenti dell’Ente, verso il comandante di nazionalità egiziana, e altri due uomini di nazionalità indiana, vittime dell’esplosione interna all’imbarcazione, battente bandiera Palau, a causa della quale anche un altro lavoratore straniero è stato gravemente ferito. «Grazie al pronto intervento delle forze dell’ordine – ha sottolineato Agostinelli – la tragedia non ha avuto ulteriori e ancor più drammatiche conseguenze. L’intera comunità portuale manifesta vicinanza alle famiglie e sconcerto rispetto ad episodi che non dovrebbero mai verificarsi».
«L’ennesimo e gravissimo incidente sul lavoro è costato la vita a tre marinai nel porto di Crotone, a seguito dell’esplosione di un container su un rimorchiatore ormeggiato in banchina. A nome dell’Ugl, esprimiamo il cordoglio alle famiglie delle vittime». Lo hanno dichiarato in una nota congiunta Paolo Capone, segretario generale dell’Ugl, e Ornella Cuzzupi, segretario regionale Ugl Calabria, in merito alla morte dei 3 marinai avvenuta nel porto di Crotone. «Siamo di fronte ad un nuovo dramma – commentano – ed è inammissibile che si continui a morire con tale facilità sul posto di lavoro. Chiediamo nuovamente al presidente Draghi e al ministro del lavoro Orlando di inserire il tema della sicurezza sul lavoro tra le priorità dell’agenda politica nazionale, così da prevenire simili stragi. Auspichiamo, inoltre, un tavolo di confronto fra Governo e parti sociali per discutere di un piano per la sicurezza sul lavoro e di maggiori investimenti sulla formazione dei lavoratori. La manifestazione silenziosa dell’Ugl. Lavorare per vivere ha posto l’attenzione sul tema delle cosiddette morti bianche per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sul drammatico fenomeno in atto», concludono Capone e Cuzzupi.
«Un fenomeno emergenziale che va contrastato con la diffusione capillare della cultura della sicurezza. Non bastano piu’ i buoni propositi. Esprimiamo cordoglio per la morte dei tre marittimi di nazionalita’ straniera, membri dell’equipaggio dell’unita’ Asso di bandiera Palau (Oceano Pacifico), avvenuta a causa di un incidente scaturito da una esplosione su un rimorchiatore attraccato al porto di Crotone che ha provocato anche un ferito grave, tutt’ora ricoverato in ospedale in condizioni critiche al quale auguriamo una rapida guarigione». È quanto dichiara la Fit-Cisl in una nota che prosegue: «Manifestiamo la nostra vicinanza ai familiari e colleghi, rinnovando il nostro appello alla diffusione e al puntuale rispetto delle norme di sicurezza sui luoghi di lavoro. Si tratta – sottolinea la Fit Cisl – dell’ennesimo incidente che si aggiunge al gia’ lunghissimo elenco di morti sul lavoro che si sono verificati fino a oggi. In attesa che la magistratura attraverso le opportune indagini chiarisca le cause che hanno determinato questa ennesima tragedia, ribadiamo la necessita’ di un cambio di passo vero, agendo in maniera preventiva e formativa, al fine di evitare il verificarsi di queste tragiche circostanze. La prevenzione e i controlli sulle procedure adottate a bordo alle navi devono essere sistematici: solo cosi’ potranno essere incisivi. E’ indiscutibile che c’e’ ancora tanto lavoro da fare. L’impegno in questa direzione da parte del sindacato non si esaurira’, proseguendo nella costante attivita’ di sollecitazione nei confronti di tutti gli “attori” principali: Governo, aziende ed enti, i quali devono operare in maniera sinergica e costante, adottando tutti gli strumenti necessari per promuovere la cultura della sicurezza e sviluppando iniziative mirate che garantiscano lo svolgimento delle attivita’ in piena sicurezza per i lavoratori, prevenendo cosi’ tragici infortuni», conclude la nota.
«Oggi è il momento del cordoglio e della vicinanza alle famiglie delle vittime dell’esplosione al porto di Crotone. Un’ennesima tragedia che ripropone la drammatica emergenza della sicurezza sul lavoro». Ad affermarlo Enza Bruno Bossio, parlamentare e candidata del Pd nel collegio plurinominale della Camera in Calabria.
«Nella memoria collettiva – aggiunge – è ancora vivo il ricordo della tragedia avvenuta sempre a Crotone il 5 aprile 2018, a causa della quale tre lavoratori hanno perso la vita per il crollo di un muro. A seguito di quel tremendo incidente ho presentato insieme ad altri 60 parlamentari, un disegno di legge per l’istituzione di una Commissione d’inchiesta sugli infortuni e la sicurezza sul lavoro. Se non fosse stata anticipata la fine della Legislatura – prosegue – probabilmente questa proposta avrebbe avuto l’approvazione del Parlamento. Bisogna insistere: siamo in presenza di una drammatica emergenza nazionale. In Italia, nell’ ultimo anno, gli infortuni sono aumentati del 41% e solo negli ultimi sette mesi abbiamo dovuto registrare ben 569 vittime sul lavoro. La istituzione di questa Commissione – conclude la deputata del Pd – potrà essere una sede efficace per pervenire ad un aggiornamento della legislazione e ad un potenziamento della attività di prevenzione».
«La tragedia di Crotone, in cui sono morte tre persone, ci addolora profondamente e aumenta la consapevolezza di affrontare la questione dei morti sul lavoro». Lo afferma Alfredo Antoniozzi, candidato al collegio plurinominale della Camera con Fratelli d’Italia. «Il governo Meloni affronterà anche questa emergenza aiutando imprese e lavoratori – dice Antoniozzi – con misure che possano contribuire, nel tempo, a diminuire la triste statistica della nostra nazione. Siamo vicini alle famiglie di Crotone con tutta la nostra solidarietà e siamo certi che si dovrà concordare, con il contributo di Confindustria e dei sindacati, un percorso che porti ad affrontare in maniera diretta i morti sul lavoro. Sappiamo che la Regione sta mettendo in campo, per quanto di sua competenza, iniziative di prevenzione e per questo ringraziamo il presidente Occhiuto e la sua giunta. Non possono esserci divisioni politiche tra gli schieramenti – conclude Alfredo Antoniozzi – su un tema che riguarda da vicino ognuno di noi e che dovrà essere affrontato con consapevolezza»
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