Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Maria Larosa, della segreteria Aned Calabria.
È imperdonabile l’abulia dell’azienda cosentina sulla carenza posti reni artificiali per i nefropatici di Cosenza e del suo hinterland.
Mentre da troppo tempo Aned chiede l’implementazione posti reni, succede di tutto e in negativo:
Per la soluzione definitivo del problema bisogna subito aprire Rogliano, e qui, far rientrare i dializzati della pre Sila per liberare terzo turno di Cosenza a favore degli stessi cosentini che dializzano a Paola e in provincia e contemporaneamente pianificare nuovo centro pubblico di almeno 15 posti reni a Quattromiglia dove insistono locali sociali disponibili e ottimali.
Fantasiose altre soluzioni fanno pensare a grandi interessi di qualcuno contro il vero interesse dei tanti pazienti che è la loro salute. Per questo invitiamo il presidente Occhiuto a vigilare e a chiarire il ritardo per cui i suoi concittadini sono perennemente condannati all’odissea di trovare un posto dialisi fuori Cosenza e all’azienda cosentina di verificare il rapporto numerico esistente tra dializzati e popolazione cosentina.
Si scopriranno dati strani, da piangere. Purtroppo a farlo per ora sono solo i nefropatici. La misura è colma. La soluzione è Quattromiglia. Solo così vengono evitati gli incommensurabili sacrifici fisici e umani dei pazienti e loro familiari per la odissea di fare un trattamento salvavita lontano da casa.
Maria Larosa
segreteria Aned Calabria
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