CATANZARO «C’è stato un impegno straordinario della Capitaneria di porto, dei carabinieri, della Guardia di finanza, della stazione Anton Dohrn diretta da Silvio Greco e delle associazioni che hanno svolto un ruolo straordinario in una regione nella quale non c’è mai stata la cultura della depurazione». Lo ha detto il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, che ha tracciato un bilancio delle azioni messe in campo sulla depurazione in una conferenza stampa alla Cittadella: all’incontro con i giornalisti hanno partecipato anche i vertici di Capitaneria di porto, carabinieri, guardia di finanza e il direttore della stazione marittima Anton Dohrn, Silvio Greco, che ha svolto un’attività di monitoraggio nel mare calabrese. «Quest’anno – ha aggiunto Occhiuto – siamo riusciti a intervenire sui depuratori, sulle pompe di sollevamento, in un tratto di mare, quello storicamente più inquinato, ma ci siamo resi conto che ci sono tantissime attività e tantissime abitazioni che non sono collettate e anche per questo la Calabria è la regione che ha più procedure di infrazione comunitaria. Quindi non ci fermiamo. A inizio di ottobre ripartiremo con le attività strutturali, quelle che servono per collettare le parti della Calabria che non solo collettate, vogliamo fare un catasto dei collettamenti: oggi non si sa se una casa o un’attività economica è collegata o meno alla rete fognaria, non si sa le le acque nere confluiscono nelle acque bianche. Allora in un regione nella quale per 20 anni non si è parlato di depurazione e se ne sta parlando da qualche mese abbiamo fatto delle realizzazioni. Io avevo detto che avremmo ottenuto soltanto il 40-50% dei risultati il primo anno, sono contento perché in molte zone della Calabria dove il mare era sempre sporco quest’anno il mare per molti giorni è stato cristallino. Basta? No, perché – ha spiegato il presidente della Regione – vanno messe in atto tutte le attività strutturali per fare in modo che il mare sia cristallino». Occhiuto ha poi aggiunto: «Abbiamo fatto un’ordinanza, i lavori sono tutti eseguiti. Ci siamo occupati dei depuratori da novembre, la verità è che ne siamo occupati pensando che fossero il cuore del problema, non è così perché abbiamo scoperto che in molti depuratori c’erano fanghi non smaltiti e li abbiamo smaltiti a spese della Regione in danno delle società di gestione, poi abbiamo riparato i depuratori che andavano riparati, abbiamo dato le risorse ai Comuni per comprare le pompe di sollevamento e mettere in atto tutte le attività che andavano fatte e anche questo è stato fatto. Però – ha quindi sostenuto il governatore – ci siamo accorti che il tema dei depuratori incide per una parte importante ma non per la maggio parte, perché ci sono tanti fiumi e torrenti e anche lì abbiamo fatto delle pulizie straordinarie ad aprile per evitare che il tutto venisse portato a mare, poi ci siamo resi conto che ci sono fiumi e torrenti che anche nei periodi di siccità sono in piena e spesso portano acque reflue e scarichi dalle montagne in mare. Quindi noi dobbiamo intervenire sul collettamento e lo faremo nelle prossime settimane. Sulla depurazione non mi fermo, io credo che sia uno degli ambiti in cui spesso la Regione è costretta anche aa sostituirsi ad altre livelli istituzionali. Noi abbiamo – per così dire – commissariato alcuni depuratori facendo svolgere un’azione di supporto al Corap giusto per poter controllare meglio quello che avveniva, poi da lì in poi i Comuni hanno maturato una coscienza e una consapevolezza maggiore, ringrazio tanti sindaci che si sono messi finalmente a lavorare sulla depurazione. Ora – ha concluso Occhiuto – chiameremo i Comuni a darci una mano anche nell’attività che loro avrebbero dovuto gestire, perché loro avrebbero dovuto gestire abitazioni e attività economiche con non sono collettate». (redazione@corrierecal.it)
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