«In occasione dell’interrogatorio di garanzia che si è svolto oggi per rogatoria, innanzi al Gip di Cosenza Dott.ssa Letizia Benigno, Occhiuzzi si è avvalso della facoltà di non rispondere, ritenendo di non potere rispondere a un giudice delegato che aveva in suo possesso la mera ordinanza e non anche tutti gli atti di indagini. Occhiuzzi, che nella sua vita professionale vive di parola, avrebbe volentieri parlato se ad interrogarlo fosse stato il Gip titolare delle indagini, ovvero il Dott. Alfredo Ferraro.» Lo riferiscono gli avvocati Sabrina Mannarino e Carmine Curatolo, legali di Francesco Francesco Pompeo Occhiuzzi, coinvolto nell’inchiesta “Reset” della dda di Catanzaro. Secondo gli avvocati Mannarino e Curatolo «Occhiuzzi, notoriamente persona perbene, ritiene di essere vittima di un errore giudiziario. Non esclude, al fine di chiarire la propria posizione, nei prossimi giorni, che chiederà di essere interrogato dal Signor Procuratore Nicola Gratteri. Occhiuzzi è un innocente al quale è stata infangata l’immagine costruita con tanti anni di sacrifici e non può essere considerato un numero, ma – aggiungono gli avvocati Mannarino e Curatolo – una persona disponibile a confrontarsi con chi ha scritto le carte e gli atti che ne hanno determinato l’arresto per smontare pezzo dopo pezzo accuse infamanti e pazzesche. Ha detto semplicemente davanti al giudice con il quale si è incontrato questa mattina: “Io come Enzo Tortora, spero conosciate il processo del più grande presentatore italiano, ucciso dal più grande errore giudiziario commesso nel nostro Paese”».
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