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Boschi lancia i progetti per il Sud e la Calabria: «Un grande hub energetico, poi scuola e lavoro» – VIDEO

A Crotone la prima tappa del tour della leader del terzo polo nella nostra regione: «Siamo noi l’alternativa, lo dimostra l’interesse della gente»

Pubblicato il: 08/09/2022 – 18:46
di Giuliano Carella
Boschi lancia i progetti per il Sud e la Calabria: «Un grande hub energetico, poi scuola e lavoro» – VIDEO

CROTONE «Un grande hub dell’energia nel Mezzogiorno che attragga investimenti e posti di lavoro, il contrasto alla povertà educativa e l’attuazione del business plain sulle infrastrutture al Sud già previsto dai governi Renzi e Gentiloni, poi abbandonato in un cassetto dagli esecutivi venuti dopo». Da Crotone Maria Elena Boschi, capolista di Azione-Italia Viva alla Camera in Calabria, lancia la volata del Terzo polo alle elezioni politiche del prossimo 25 settembre, mettendo sul piatto le proposte «concrete7 e «realizzabili» immesse nel proprio programma. L’ex ministro ha fatto tappa a Crotone per la presentazione dei candidati di Camera e Senato nei collegi nord della Calabria. Si è trattato di Fabio Scionti e Domenico Mazza per l’uninominale, ed Ernesto Magorno, Carla Capocasale e Daniela Ventura per il plurinominale. Presenti inoltre il coordinatore cittadino di Italia Viva, Ugo Pugliese, che ha fatto gli onori di casa moderando l’evento, l’omologo provinciale, Antonio Castiglione, la parlamentare Federica Dieni, e il responsabile organizzativo del partito cittadino, Mario Galea.
L’energia è uno dei punti cardini del programma di Renzi e Calenda. Boschi non ha perso quindi l’occasione per ribadire che il «termovalorizzatore di Gioia Tauro è utile e necessario» e che quindi «occorre prendersi la responsabilità di governo nella realizzazione, fornendo le dovute spiegazione ai cittadini».

Programmi a parte, secondo Boschi, «la vittoria del centrodestra non è per nulla scritta», anzi «la gente non crede alle promesse di un governo targato Meloni-Salvini, dalla spinta sovranista e pronto a svuotare le casse dello Stato con le sue proposte irrealizzabili da 100miliardi di euro».
«Ci crediamo molto – ha detto la capogruppo alla Camera di Italia Viva – perché siamo un’alternativa al populismo di destra e di sinistra, ma soprattutto perché, al di là dei sondaggi positivi, stiamo raccogliendo l’entusiasmo della gente che è incuriosita dall’alternativa rappresentata dal Terzo polo». «I nostri leader – ha quindi incalzato la parlamentare – Renzi e Calenda sono persone che hanno dato il massimo al Paese quando erano al Governo e sono persone che, quando intraprendono una campagna elettorale, la spingono al meglio». Secondo Maria Elena Boschi, in questo momento, l’Italia non può permettersi «tirocini» al parlamento e al governo, ma ha bisogno di gente competente e Italia viva e Azione «hanno le persone che possono fare la differenza per la loro esperienza e capacità politico-amministrativa».
«Stiamo raccogliendo molti consensi – ha rivelato Boschi – anche da gente che è rimasta delusa dal comportamento di Forza Italia nel fare cadere il governo Draghi, ma anche nell’atteggiamento del Pd di Letta che, più che fare una campagna elettorale, sembra stia già facendo un’analisi della sconfitta».
«Rispetto questo scenario – ha aggiunto l’ex ministro – il Terzo polo rappresenta una via più giusta e seria alle necessità del Paese e la gente ce lo sta dimostrando negli incontri che facciamo anche in strada».
Sul Reddito di cittadinanza, Boschi ha quindi ricordato che «il governo Renzi è stato il primo a introdurre il reddito di inclusione», ma la priorità per il Terzo polo «è la defiscalizzazione alle aziende con il taglio dell’Irap», così come è altrettanto vitale «togliere l’Irpef ai giovani sotto i 25 anni e dimezzarla per i 30enni».
Sulla scuola, Boschi ha evidenziato come il turno prolungato debba essere «una scelta e non un privilegio», così come è necessario in Calabria puntare sulle «eccellenze che già esistono in campo educativo».
Altra area d’intervento evidenziata dalla leader del terzo polo è la Sanità. «Bisogna eliminare le lunghe liste d’attesa – ha detto –, implementare le aree specialistiche e creare la necessaria sinergia tra pubblico e privato».

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