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Bruno Bossio: «Una sciagura il centrodestra al governo». Occhiuto: «Il Pd ha rinnegato se stesso»

Serrato confronto a “L’altro Corriere” tra la parlamentare del Pd, candidata alla Camera, e l’ex sindaco di Cosenza, di Fi, candidato al Senato

Pubblicato il: 08/09/2022 – 10:37
Bruno Bossio: «Una sciagura il centrodestra al governo». Occhiuto: «Il Pd ha rinnegato se stesso»

«Forza Italia non è la forza trainante del centrodestra ma sarà subordinata a Meloni e Salvini». «Il Pd ha rinnegato se stesso». Da un lato Enza Bruno Bossio, dall’altro Mario Occhiuto: la prima, parlamentare uscente del Pd, candidata nel collegio plurinominale Camera, e il secondo, già sindaco di Cosenza, di Forza Italia, candidato nel collegio plurinominale Senato, sono stati i protagonisti dell’ultima puntata di “L’altra Politica”, il talk di approfondimento de “L’altro Corriere” (Canale 75), puntata andata in onda ieri sera. Sollecitati dalle domande di Danilo Monteleone, la Bruno Bossio e Occhiuto si sono confrontati in modo serrato su tanti temi, dalle infrastrutture (con un “occhio di riguardo” alle dinamiche della città che li accomuna, Cosenza), al reddito di cittadinanza, dalla sanità (con particolare riferimento alla vicenda dell’accordo per l’arrivo in Calabria di medici da Cuba), per finire alle questioni più prettamente politiche come il dibattito sul voto “utile”: visioni diverse, “stoccate” comunque portate sempre con garbo e in punta di lama e contenuti in generale molto alti da parte dei due candidati al Parlamento. Al confronto erano stati invitati, in rappresentanza del Terzo Polo, i candidati Ernesto Magorno e Fabio Scionti.

Le impressioni sulla campagna elettorale

In premessa focus sulle impressioni dei due candidati a confronto su questa inedita campagna elettorale. Secondo la Bruno Bossio «è una campagna elettorale che non ci aspettavamo e che sarebbe stato giusto non ci fosse perché dovevamo affrontare questo autunno difficilissimo. Suona strano che gli stessi che hanno fatto cadere il governo Draghi oggi chiedano a Draghi di intervenire, se ne sarebbero dovuti accorgere prima. Adesso si tratta di difendere alcune scelte che sono state fatte in questi anni, in particolare gli investimenti al Sud del Pnrr, in particolare gli investimenti a favore delle donne, dei giovani, delle imprese del Mezzogiorno. Speriamo che vinca la parte migliore». Per Occhiuto «è una campagna elettorale capitata in un momento che nessuno si aspettava ma non per i motivi di cui parlava Bruno Bossio, ma perché evidentemente era maturata all’interno di una coalizione che poi si è divisa la convinzione che bisognava interrompere quell’esperienza. Lo stesso Draghi ha quasi rinunciato a proseguire in quella sua azione di governo. Io sto facendo una campagna elettorale spiegando ai cittadini calabresi che ci devono preferire perché non solo faccio parte di un partito, Forza Italia, che ha avuto sempre un comportamento lineare rispetto ad alcune tematiche nazionali, come quelle che riguardano i giovani, le imprese, il garantismo ma anche per la classe dirigente che in Calabria ha agito in discontinuità rispetto al passato, non solo con gli annunci, ma anche con dati di fatto. Io ho fatto il sindaco per 10 anni e molto mi riconoscono di aver trasformato la mia città».

Enza Bruno Bossio

Reddito di cittadinanza

Al centro dell’attenzione e del dibattito elettorale anzitutto il reddito di cittadinanza. «La coalizione di destra – sostiene la Bruno Bossio – non è sicuramente a trazione Forza Italia, ma è a trazione Meloni-Salvini. E dentro questo ragionamento il Sud è totalmente mortificato perché da una parte c’è Salvini che afferma che bisogna rivedere il Pnrr e riportare i soldi al Nord. La domanda e la risposta del perché il reddito di cittadinanza, è facile: la povertà è nel Mezzogiorno, la gente che non arriva a fine mese è nel Mezzogiorno. Funziona così com’è il RdC? Il principio – afferma la candidata Pd – è corretto perché chi non può avere un lavoro ha diritto a un’esistenza dignitosa attraverso il reddito. Nella fase in cui sono senza lavoro gli si deve dare un sussidio che possa permettere ai giovani per esempio di accedere a un mutuo. Non è uno strumento di contrasto alla povertà, ma permette a chi non ha un lavoro di avere una vita dignitosa.Si dovevano fare degli aggiustamenti, ma erano pronti, li aveva annunciati il ministro Orlando – ma poi hanno fatto cadere il governo». Così invece Occhiuto: «Draghi stesso ha dichiarato che il RdC è uno strumento buono ma che non funzionava per alcuni versi e che quindi andava riformato. Secondo Forza Italia in regioni come la nostra dove c’è povertà è giusto che ci sia uno strumento di aiuto anche rivolto ai giovani e alle persone svantaggiate. Io penso fosse più giusto il reddito di inclusione rispetto al rdC perché dava alle persone, anche quelle effettivamente svantaggiate, un supporto non solo in termini finanziari, Io penso che noi nella nostra regione dobbiamo puntare sulla produzione di ricchezza, non possiamo puntare sul Reddito di Cittadinanza. È giusto in un momento di emergenza assistere queste persone, ma – ossreva il candidato di Forza Italia – l’obiettivo deve essere diverso perché altrimenti riduciamo anche la nostra possibilità anche rispetto alle regioni del Nord di avere un progresso economico e sociale. Io sono per le politiche attive del lavoro, il RdC è uno strumento che bisogna considerare, ma che va riformato».

Infrastrutture

Capitolo annoso, poi, quello delle infrastrutture. La Bruno Bossio evidenzia che «per la prima volta abbiamo chiaro ciò che accadrà da qui al 2030 in termini di investimenti infrastrutturali in Calabria. Ci sono 11,3 miliardi, io ho fatto anche una polemica con il presidente della Regione che dice che ci sono 1 miliardo e 8 è sul Pnrr e 9,4 sono sul fondo complementare. Il fondo complementare è un fondo direttamente dello Stato che quindi è finanziato quanto qualunque altra manovra di bilancio. Noi abbiamo a disposizione solo per la Calabria 9,4 miliardi da spendere da qui al 2030. Fare l’alta velocità in Calabria non è una passeggiata, mi auguro che il territorio non la fermi, noi avremo per la prima volta una linea alta velocità che dovrebbe attraversare il centro della Calabria e ricongiungere le due sponde. Il vero problema delle infrastrutture in Calabria è soprattutto la parte jonica. I famosi 3 miliardi che servono per completare la Statale 106, che non può stare nel Pnrr dovevano essere fatti con la manovra di bilancio di adesso. Mi auguro che qualunque sarà il governo che avremo da ottobre in poi metta questi soldi».  Per Occhiuto «se ci sarà un governo di centrodestra sarà un governo che punterà molto sulle infrastrutture e soprattutto quelle al Sud. Parlare di alta velocità vuol dire anche parlare della realizzazione del Ponte sullo Stretto, perché altrimenti tutto il bacino di utenti che sono in Sicilia non potrebbero usufruire dell’alta velocità e questa sarebbe monca. Le risorse oggi sono tante, provengono da fonti comunitarie e nazionali, c’è anche il Pnrr in aggiunta. Il problema però non è solo quello di avere a disposizione le risorse. ma di spenderle e rendicontarle realizzando le opere. A Cosenza io ho realizzato 400 milioni di euro di lavori pubblici. Quando noi votiamo dobbiamo ricordarci del passato, di tutti quelli che hanno bloccato le opere pubbliche dicendo di no alle grandi infrastrutture: come il Ponte sullo Stretto, i termovalorizzatori, le grandi arterie stradali. Io sono stato un sindaco che ha puntato molto sull’ambiente tant’è che la mia città in pochi anni è salita nei primi posti della graduatoria nazionale. Dire sì alle opere non vuol dire essere contro l’ambiente, è il contrario: noi realizziamo opere che devono essere anche sostenibili sul piano ambientale, quando uno vota deve ricordare questi atteggiamenti che sono quelli che bloccato lo sviluppo e la crescita del paese e della nostra regione in particolare. Per cui se noi queste risorse riuscissimo a spenderle realmente allora potremmo cambiare la nostra regione, se non le spendiamo ci sarà una differenza ancora più marcata tra le regioni del nord e quelle del Sud». Replica della Bruno Bossio: «Sul ponte sullo Stretto la ministra del Pd Paola De Micheli ha finanziato lo studio di fattibilità. Noi e voi abbiamo due idee diverse di Ponte, voi volete attuare il vecchio project financing, cioè un’altra cosa, ma il Ponte l’ha proposto, sostanzialmente, la ministra De Micheli. I “no” in città, alla metro lo ha dato Occhiuto nonostante ci fosse un accordo che ha finanziato quel parco benessere che per anni ha bloccato viale Parco ed oggi, la metro, che sta in campo anche ad una decisione della Regione non viene sbloccata. I 90 milioni del centro storico, finalmente li sta spendendo la nuova giunta. A sua volta, Occhiuto controreplica: «Quella non è una metro ma un tram di superficie ed ero d’accordo sin dal primo momento. Poiché era un progetto degli anni Ottanta e sui quei progetti c’era un’evoluzione ho proposto delle modifiche migliorative, che poi ad un certo punto, la giunta di sinistra dopo avermi fatto cadere per quel progetto, ha accolto. Quindi non sono mai stato contrario, ho solo detto che ero contrario a quel progetto  ponendo condizioni migliorative per la mia città. Per quanto riguarda le risorse le ho spese tutte per la mobilità, durante i miei dieci anni ho speso tutte le risorse ed anzi le ho lasciate alla nuova Giunta che ancora non ha fatto nulla perché pubblicare i bandi non vuol dire spenderli».

Mario Occhiuto

Sanità e medici da Cuba

Il tema sensibile della sanità, tema dirimente in Calabria soprattutto dopo l’accordo con cui la Regione intende avvalersi di medici da Cuba per sopperire alle gravi carenze di organico. Per la Bruno Bossio «la narrazione secondo cui ci sono concorsi che vanno deserti è la potrei definire falsa ma preferisco definirla molto parziale. Ci sono concorsi che non si svolgono, che non si portano a buon fine, quindi c’è un sistema che non è stato messo in moto. Poi c’è il tema degli specializzandi che noi del Pd abbiamo posto quando c’è è uscita fuori questa boutade dei medici cubani. Occhiuto aveva detto che non si poteva fare ed invece poi si è fatto il bando sugli specializzandi. Sono dieci anni che presento una proposta di legge per l’abolizione dei test di medicina che si sono svolti proprio ieri ed abbiamo visto che i ragazzi hanno risposto a domande che non c’entrano niente con la medicina. Occhiuto – rileva la candidata Pd – ha detto di prendere dei medici che gli vengono offerti da un’agenzia interinale, perché casualmente è cubana ma poteva essere albanese, rumena o francese. Questa agenzia interinale cubana  non ha i requisiti di certificazione, perché se si inserisce personale sanitario con tutte le responsabilità dentro un ente pubblico devi avere tutte le carte a posto. Se non è registrata presso il ministero del Lavoro come potrà essere attivata? Per questo la definisco una boutade, perché secondo me non scopriremo mai se i cubani sono professionisti e no, perché non arriveranno mai e sono pronta a scommetterci». Occhiuto la vede diversamente: «Dopo 12 anni c’è una discontinuità, sono stati affrontati dossier importanti, c’è una capacità decisionale, il presidente della Regione sta assumendo decisioni fondamentali per i cittadini calabresi. Ci sono problemi non solo strutturali che stanno andando verso soluzioni più rapide con la costruzione di ospedali fermi da dieci anni, ma se si va in pronto soccorso e non si trovano i medici, si va nei reparti e si trovano file d’attesa lunghissime. Non si può aprire una polemica se un medico è cubano, calabrese, italiano. Facciamo razzismo anche sui medici? La vedo – sostiene il candidato di Forza Italia – come una battaglia di retroguardia. I concorsi che la Regione ha bandito e che sono andati deserti, sono stati pubblicati da mio fratello. La Bruno Bossio ha proposto di abolire i test di medicina, quindi vuole dire che i medici non mancano solo in Calabria ma in tutta Italia. Questi medici cubani non sono sostitutivi, ma in emergenza non vedo questa polemica».

Il tema del voto utile

La Bruno Bossio rimarca che «come ha detto il segretario Letta al di la delle coalizioni qui ci sono due forze in campo, da una parte Fratelli d’Italia e dall’altra il Pd. Per andare nella direzione dello sviluppo, del superamento del precariato, dei giovani, delle donne, c’è solo un voto un voto utile che è quello al Pd. Abbiamo dei punti di forza come il porto di Gioia Tauro. Poi c’è tutto il tema del precariato e in Parlamento lo abbiamo affrontato con un coordinamento tra i parlamentari, poi c’è il tema dei tirocinanti che abbiamo affrontato insieme con il presidente della Regione. Vorrei che a livello nazionale il governo fosse a guida Pd perché è l’unica forza di prospettiva e di cambiamento. Sicuramente – specifica la candidata Pd – non lo può dare la Meloni per la cultura che si porta dietro e poi perché non rappresenta tutto questo miglioramento, giacché ha fatto la ministra con Berlusconi. Spero che i rappresentanti calabresi che saranno eletti amino la nostra regione più di quanto sia stata amata finora».  Occhiuto, da parte sua, rivendica: «Abbiamo una coalizione compatta, Forza Italia costituisce la forza popolare che ha sempre valorizzato l’impresa giovanile. Per quel che mi riguarda credo di aver dimostrato questa concretezza. Voto utile a cosa? Vedo un Pd che ha rinnegato sé stesso, partiti che hanno finito di litigare solo qualche giorno fa, dovevano presentarsi addirittura insieme e poi il Pd si è diviso prima coi Cinque stelle e poi Renzi, Dall’altro lato ci sono proposte concrete, un fisco più giusto, la flax tax la giustizia». Sulla flat tax da calabrese Occhiuto dovrebbe essere contrario perché la tassa piatta aiuta solo i redditi alti, non configura affatto un fisco giusto», puntualizza la Bruno Bossio.

Come vedono l’avversario

Per la Bruno Bossio «Mario Occhiuto è un candidato di Forza Italia che rispetto alla coalizione rappresenta l’area “liberal”, non ha retroterra di oscurantismo e reazionario, ma non è la forza trainante di questa coalizione, quindi inevitabilmente la linea la dettano la Meloni e Salvini, quindi la sua candidatura non può essere valutata al di fuori di una prospettiva che se dovesse essere vincente, soprattutto dando più forza a Fdi, sarebbe una sciagura per il Paese». Occhiuto controbatte: «Quelli che sono nel Pd hanno una collocazione storica che proviene dal Partito comunista, però hanno rinnegato tutto. Sulla persona nulla da dire, è una politica che ha dato tutta se stessa sempre, con una certa energia e una certa capacità». (redazione@corrierecal.it)

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