CATANZARO «La vicenda del primario di ortopedia dell’ospedale di Locri, vincitore di concorso, che rinuncia all’incarico e si dimette pochi giorni dopo aver firmato il contratto deve far riflettere. Ci auguriamo che il dottor Furci, di cui si dice un gran bene, possa tornare sui suoi passi, ma è lampante come in Calabria sia estremamente difficile – come andiamo ripetendo da tempo – trovare medici disposti a lavorare in condizioni disagiate e in strutture ospedaliere complicate». Così il presidente della Regione e commissario della sanità calabrese Roberto Occhiuto commenta la notizia delle dimissioni del primario di ortopedia dell’ospedale di Locri (leggi qui https://www.corrieredellacalabria.it/2022/09/11/calabrese-inspiegabile-la-rinuncia-del-primario-di-ortopedia-dellospedale-di-locri/). «E la storia del dottor Furci – prosegue Occhiuto – non rappresenta un’eccezione, ma in questi mesi l’ho vista e rivista decine di volte, per le più variegate figure professionali, in giro per i presidi ospedalieri della nostra Regione. Io, da governatore e commissario della sanità, devo guardare avanti, ricercando soluzioni ai problemi, lavorando a concorsi più attrattivi, tenendo con ogni mezzo aperti gli ospedali, e garantendo il diritto alla salute ai calabresi. Ma l’ordine dei medici, che nelle scorse settimane non ha lesinato aspre critiche per la mia iniziativa sui camici bianchi cubani, ha qualcosa da dire? E l’opposizione in Consiglio regionale? Il silenzio assordante di queste ore sorprende, e non poco».
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