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Occhiuto rilancia sul rigassificatore: «Mi stupisce la sottovalutazione della politica nazionale verso Gioia Tauro»

Il presidente della Regione annuncia che Msc investirà nell’hub gioiese altri 380 milioni. «È cambiato il paradigma dello sviluppo, il governo punti su quest’area»

Pubblicato il: 13/09/2022 – 17:33
Occhiuto rilancia sul rigassificatore: «Mi stupisce la sottovalutazione della politica nazionale verso  Gioia Tauro»

ROCCELLA JONICA «Sto verificando che il tema di Gioia Tauro, strategico per la Calabria, a volte sembra interessare più ai sindacati, ai corpi intermedi, alle organizzazioni datoriali e poco ai calabresi, e invece è un tema assolutamente strategico». A dirlo è stato il presidente della Regione Roberto Occhiuto, commissario della sanità calabrese, intervenendo al congresso regionale della Uil a Roccella Jonica. «Oggi – ha spiegato Occhiuto – è cambiato il paradigma dello sviluppo: oggi il porto di Gioia Tauro, che si è sviluppato nell’inerzia e indifferenza delle istituzioni e della politica nazionale e regionale, fa 3,5 milioni di container all’anno, è diventato il primo porto d’Italia. Aponte, che sono andato a incontrare a Ginevra, mi ha detto che nel prossimo piano industriale di Msc dopo aver investito 200 milioni negli ultimi anni investirà altri 380 milioni perché il porto arriverà a movimentare 5 milioni di container all’anno. Il Mediterraneo sta diventando il cuore dello sviluppo dei prossimi anni e anche l’energia che dovremo acquistare come Europa la dovremo comprare dai paesi del Nord Africa».

Occhiuto al congresso della Uil Calabria

Secondo Occhiuto «noi potremo essere davvero l’hub dell’Italia e dell’Europa sul Mediterraneo ma c’è bisogno di un governo nazionale che ci investa. Io sto facendo una battaglia – da molti non compresa, la sto facendo da mesi, anche da prima che ci fosse il caro energia – sul rigassificatore perché penso che avere un impianto a Gioia Tauro che produca un terzo dell’energia che prima importavamo dalla Russia è una cosa di straordinaria importanza per il Paese. E connesso a questo impianto c’è una enorme piastra del freddo che potrebbe fari surgelare la metà dei prodotti che si consumano in Europa e potrebbe fare in modo  nell’area del retroporto si possa insediare un grande distretto dell’agroindustria. Mi stupisce – ha sostenuto il presidente della Regione Calabria – che questi temi la politica nazionale non riesce a coglierli nella loro importanza. Bisogna investire ora sul Mediterraneo e sulle Regioni che si affacciano sul Mediterraneo. Anche il luogo comune dell’Italia che si sviluppa se si sviluppa il Sud: quando lo dicevamo ci prendevano per la verità anche a pernacchie, oggi è invece realtà. Oggi se il Mezzogiorno non diventa il luogo su cui si riversano le maggiori attenzione – ha concluso Occhiuto – sarà una sfida che la perderà non la Calabria ma il Paese».  (redazione@corrierecal.it)

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