LAMEZIA TERME «Il buon governo del presidente Occhiuto ci darà una spinta propulsiva straordinaria. Avremmo un risultato clamoroso». È ottimista sull’esito di Forza Italia alle elezioni politiche del 25 settembre Licia Ronzulli, senatrice uscente azzurra ma soprattutto delegata di Berlusconi ai rapporti con gli alleati. Schierata in diversi collegi italiani per le prossime competizioni elettorali, Ronzulli sottolinea come il partito nella regione goda di “ottima salute”: «Qui non abbiamo subito alcuna defezione» anzi «abbiamo ampliato la base». Sullo sviluppo economico della Calabria l’esponente azzurra non ha dubbi. Secondo Ronzulli il prossimo governo dovrà puntare sul Ponte sullo Stretto, sul porto di Gioia, sul rigassificatore e soprattutto sul turismo: «È la vera “industria” della regione».
Senatrice, ci sono state diverse defezioni da Forza Italia dopo la caduta del Governo Draghi. Anche la Calabria ne ha risentito?
«In primo luogo non ne ha risentito Forza Italia nel suo complesso. Chi ha scelto di aderire ad altri progetti ha descritto il nostro come un partito sottomesso al sovranismo per mero calcolo politico. Fi, invece, continua a essere un baluardo per i moderati, la casa dei liberali, il perno del centrodestra che si appresta a governare questo Paese».
Ritiene che da questa vicenda Forza Italia ne esca indebolita anche nella regione?
«In Calabria Forza Italia non solo non ha subito alcuna defezione, ma è riuscita ad ampliare la sua base e a coinvolgere centinaia di amministratori. I sondaggi ci danno in crescita in tutta Italia, ma in Calabria mi aspetto un risultato addirittura clamoroso. Ci sono tutte le condizioni».
In Calabria potete contare sulla presenza di un governatore e di un risultato che alle ultime regionali vi ha premiato. Contate di replicare quel risultato anche alle prossime elezioni?
«La Regione è guidata in modo straordinario dal nostro presidente Roberto Occhiuto. Un anno fa, anche grazie al suo contributo, Forza Italia è risultato come il primo partito della Calabria. Vedremo cosa succederà il 25 settembre. Sono più che ottimista. Il buon governo di Occhiuto, che ha già messo mano in modo deciso alle principali emergenze della regione, sarà il nostro miglior biglietto da visita».
Eppure i sondaggi vi danno come terza forza all’interno del centrodestra. Non teme che la vostra posizione moderata possa essere messa in ombra?
«No, credo anzi che, oggi più che mai, la presenza di Fi sia necessaria. Siamo il partito che ha maggiore esperienza di governo e che incarna i valori del moderatismo, del cattolicesimo, del liberalismo. E poi abbiamo il presidente Berlusconi: la sua esperienza e il suo carisma saranno fondamentali, per la solidità del nuovo esecutivo ma anche per consolidare i rapporti con l’Europa e per ribadire la nostra posizione fermamente atlantista».
Lei è fautrice della necessità di implementare i rigassificatori per affrontare la crisi energetica. A Gioia ne era prevista la realizzazione, ma è rimasto nel cassetto. Conta di rilanciare il progetto?
«Sono assolutamente d’accordo e anche il presidente Occhiuto ha chiarito a più riprese di voler tirare fuori quel progetto a beneficio di tutto il Paese. Per affrontare questa tremenda crisi energetica è necessario fare tutto il possibile senza pregiudizi ideologici. Le imprese soffrono, i cittadini non riescono più a far quadrare i conti e ad andare avanti. Lavorare per una progressiva indipendenza energetica è urgente oltreché doveroso. Il rigassificatore di Gioia Tauro può quindi rappresentare una occasione di sviluppo per l’intera area. È necessario sbloccarlo adesso, si è già perso troppo tempo».
A proposito di infrastrutture, il presidente Berlusconi si è detto convinto dell’importanza di costruire il Ponte sullo Stretto. Perché lo ritenente così rilevante anche per la Calabria?
«Il presidente Berlusconi ha sempre sostenuto l’importanza del Ponte sullo Stretto. Anche in questo caso, non bisogna trincerarsi dietro i soliti “no” politicamente orientati. Il Ponte è fondamentale non solo per la crescita della Calabria e della Sicilia, ma di tutta l’Italia. Abbiamo l’opportunità di costruire una mega opera che tutto il mondo ci invidierà, non dobbiamo perdere questa occasione. Il nuovo governo di centrodestra, con la spinta decisiva di Forza Italia, metterà in atto tutte le procedure per riprendere il progetto e portarlo finalmente a compimento».
Su cosa dovrebbe puntare la Calabria per ridurre il proprio gap rispetto al resto del Paese?
«Il Ponte sarebbe un booster straordinario. Ma poi è necessario implementare il Porto di Gioia Tauro, che può davvero diventare il motore dello sviluppo della Calabria. E poi i tre aeroporti, che dovranno essere potenziati. Senza dimenticare il turismo: è questa la vera “industria” della Calabria. C’è un mondo intero che ancora non sa quanto sia meravigliosa questa regione. È ora di fargliela conoscere». (r.desanto@corrierecal.it)
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