CORIGLIANO ROSSANO Il primo giorno di scuola molti giovanissimi lo ricorderanno per sempre. Per un comitato spontaneo di genitori, invece, nel caso specifico della scuola media Carlo Levi, a Corigliano Rossano, la prima campanella è stato il momento giusto per manifestare dissenso rispetto ai problemi dell’istituto.
L’edificio in cui ha sede la “Levi” è – per certi versi – particolare perché ospita due scuole medie con la storica “Roncalli”, negli anni divenuta insufficiente a gestire la vasta popolazione studentesca dello scalo di Rossano.
E se da una parte, alla “Roncalli” non sembrano esserci problemi di spazi, dall’altra, la “Levi” è da tempo in difficoltà, tanto da indurre l’Amministrazione comunale a individuare una soluzione temporanea: chiedere ospitalità, per alcune classi, alla vicina Opera Sacro Cuore dei padri Giuseppini, in quella che era un tempo una scuola professionale.
I genitori che hanno manifestato in sit-in, in netta contrapposizione con l’Amministrazione comunale, reputano quei locali inidonei ad ospitare i giovani studenti. E per questo hanno raccolto le firme e redatto una lettera da inviare al governo cittadino, per come riferiscono, sordo ai problemi sottoposti dai genitori.
Genitori che, come riferito dalla portavoce Elvira Malomo, partono nell’elencare le problematiche, dall’inutilizzazione per due anni della palestra, adibita ad hub vaccinale e riconsegnata in condizioni – sempre secondo i genitori – non adeguate.
Chiedono, soprattutto, di risolvere i problemi degli spazi, perché dall’allocazione di alcune classi nelle strutture dell’oratorio «emergono delle criticità».
Quali? «Le classi rimangono prive di sorveglianza adeguata durante gli spostamenti dei docenti dalla Levi ai Padri Giuseppini e viceversa; i rischi in cui incorrono gli insegnanti nell’attraversamento in tutta fretta di una strada altamente trafficata; non vi è attiva una linea internet per le attività didattiche e l’utilizzo delle Lim».
La toppa individuata dal Comune di Corigliano Rossano – ovvero quella di chiedere ospitalità ai padri Giuseppini – insomma, è poco tollerata dai genitori che, comunque, propongono di approfittare degli spazi della “Roncalli” che rispetto alla “Levi” vanta meno studenti: 13 classi contro 24.
Secondo Malomo e i genitori basterebbe demolire un muro separatorio costruito nei decenni scorsi nell’ambito della rivisitazione dei circoli in istituti comprensivi, con la Roncalli che superava i numeri prestabiliti.
Una delegazione di genitori, a fine sit-in, incontrato la dirigente scolastica, Celestina D’Alessandro.
A Corigliano, invece, i genitori della scuola primaria “Ariosto”, sul piede di guerra da alcuni anni perché le classi sono ospitate in un condominio, sono invece stati ricevuti al Comune. Gli amministratori sembrano essere riusciti nell’intento di placare gli animi delle madri e dei padri che questa mattina si erano dati appuntamento per un altro un sit-in, poi sospeso dopo l’incontro.
Insomma, se da una parte sindaco e assessori sembrano disponibili al dialogo, dall’altra l’impressione dei genitori è che questa apertura ad un confronto non ci sia, perché le loro motivazioni pare siano ritenute «strumentali». (lu.la.)
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