CATANZARO «Sento con preoccupazione gli esponenti del centrodestra imprecare contro il reddito di cittadinanza e, francamente, non comprendo come si possa assumere un atteggiamento così ostile verso le fasce sociali più fragili per le quali il reddito di cittadinanza è una boccata d’ossigeno». È quanto afferma, in una nota, Francesco Pitaro, candidato al senato per il PD nel collegio Catanzaro – Vibo – Reggio Calabria. «C’è da ricostruire l’economia nazionale colpita da crisi internazionali, pandemia e ora dal rischio macelleria sociale per via del caro bollette con gli imprenditori che debbono decidere se chiudere o tirare avanti licenziando, eppure il centrodestra trova opportuno minacciare una prima misura di sostegno a chi ha davvero ben poco. Contro la povertà ha dimostrato di essere in grado di fare risultato, certo il reddito di cittadinanza va perfezionato, e sono d’accordo con il segretario Enrico Letta, quando sostiene che deve restare come sostegno alla povertà ma affiancato da un cambiamento sulle politiche attive. Per il Partito democratico il tema del lavoro è centrale nella prossima agenda di governo. Puntiamo a garantire un accesso al mondo del lavoro, stabile e di qualità, con l’incentivazione dei contratti a tempo indeterminato, e di un lavoro più protetto e per i giovani, come punto qualificante e fondamentale. Le politiche del lavoro sono inesistenti nei programmi del centrodestra, che punta a lasciare indietro chi non ce la fa senza assicurare una proposta dignitosa. Per la grande comunità democratica invece, il lavoro è il filo con cui ricucire l’Italia dopo la pandemia e consentire a ciascuno di concorrere al progresso della società, ma se qualcuno non ha la possibilità di farlo è giusto che lo Stato si faccia carico di queste difficoltà. Il centrodestra abbaia alla luna con slogan poco credibili, creando uno strappo incolmabile con le fasce sociali più deboli. Loro vogliono dividere il Paese, il Pd vuole unirlo con uno sforzo di competenza e di serietà».
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