Svaligiano una gioielleria a Lamezia Terme, in manette due pregiudicati di Catanzaro

LAMEZIA TERME La polizia di Lamezia Terme, insieme alla Squadra Mobile della Questura di Catanzaro, ha arrestato due pregiudicati di Catanzaro, M. M. G. di anni 49 e G. I. di anni 39, con l’accusa di furto aggravato ai danni di una nota gioielleria di Lamezia Terme. Gli inquirenti contestano loro anche le aggravanti di aver commesso il fatto con violenza, con l’uso di un’arma impropria, su cose esposte alla pubblica fede in orario notturno, da parte di tre persone di cui una travisata.

Le indagini

Dalle indagini svolte dal commissariato lametino, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Lamezia Terme, è emerso che i due, insieme a un’altra persona, nella notte del 1 febbraio 2022, dopo aver danneggiato la vetrina della gioielleria con un cannello ossidrico portatile, avevano asportato 7 orologi di una nota marca, del valore complessivo di 15.000,00 euro. Sul posto interveniva subito la squadra volante del Commissariato alla quale erano state segnalate delle fiamme davanti all’esercizio commerciale e subito dopo la Polizia scientifica che iniziava gli accertamenti tecnici per giungere all’identificazione degli autori del furto. Venivano acquisite ed analizzate minuziosamente le immagini degli impianti di videosorveglianza presenti in zona, esperiti accertamenti, anche a mezzo della Polizia stradale, sulle autovetture transitate nell’area in cui si trova la gioielleria, individuando, in tal modo, il numero di targa dell’autovettura che aveva trasportato gli autori del fatto. I successivi accertamenti, effettuati anche attraverso l’analisi di numerosi tabulati telefonici e con l’ausilio dei sistemi di indagine e di identificazione in dotazione alla Polizia di Stato, hanno permesso di giungere all’individuazione dei due presunti responsabili. Il Gip di Lamezia Terme, all’esito delle indagini coordinate dalla Procura di Lamezia Terme, ha emesso il provvedimento di custodia cautelare in carcere: i due sono stati quindi trasferiti in carcere, a disposizione dell’autorità giudiziaria.