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Conte a Reggio con gli imprenditori minacciati. «La ‘ndrangheta è la zavorra del Sud» – VIDEO E FOTO

Infrastrutture, lavoro, sanità i temi toccati dall’ex premier. «La Calabria ha bisogno sempre di più». Grande attenzione su legalità e lotta alla criminalità organizzata

Pubblicato il: 16/09/2022 – 18:26
di Mariateresa Ripolo
Conte a Reggio con gli imprenditori minacciati. «La ‘ndrangheta è la zavorra del Sud» – VIDEO E FOTO

REGGIO CALABRIA Una visita al museo archeologico per ammirare i Bronzi di Riace nel cinquantesimo anniversario dal loro ritrovamento, l’incontro con l’imprenditore sotto scorta Tiberio Bentivoglio e una passeggiata con i cittadini. Breve ma intensa la tappa reggina di Giuseppe Conte, che si è conclusa con un comizio sul chilometro più bello d’Italia. «Dalla parte giusta», lo slogan scelto da Conte per la campagna elettorale. A Reggio, tra gli altri candidati nelle liste del Movimento 5 Stelle, presente anche l’ex procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho, già procuratore della Dda reggina e ora candidato con il M5S alla Camera anche in Calabria.

Conte: «La Calabria ha bisogno sempre di più»

Infrastrutture, lavoro, sanità. L’ex premier, nel corso del comizio, ha rimarcato gli interventi che a suo dire sono necessari sul territorio calabrese. «La Calabria ha bisogno sempre di più. Adesso ci sono 80 miliardi con il Pnrr che possono essere utilizzati per questo obiettivo. Oltre a ciò, bisogna investire in Calabria per la sanità, le infrastrutture e i trasporti. C’è tanto da fare e misure come la decontribuzione e gli sgravi fiscali fino al 30%, per chi assume al sud, devono diventare strutturali. Dobbiamo insomma creare opportunità di lavoro nel Sud».

L’incontro con gli imprenditori minacciati dalla criminalità organizzata. «Dei mafiosi non parla mai nessuno»

Grande attenzione ai temi della legalità e della lotta alla criminalità organizzata. Un impegno che Conte ha voluto dimostrare con l’incontro nell’esercizio commerciale di Tiberio Bentivoglio, vittima del racket mafioso da cui ha ricevuto minacce e tentativi di attentato. All’incontro ha partecipato anche Angela Presto, una donna proprietaria di un’azienda edile che vive sotto scorta per essersi ribellata alla criminalità organizzata. «Tiberio, Angela e tutti coloro che si ribellano alla criminalità organizzata devono sapere una cosa: non sono soli. Letteralmente», ha scritto sui social l’ex premier allegando un video. «Il M5S è al loro fianco nella battaglia quotidiana per la legalità. Oggi a Reggio Calabria, insieme a Federico Cafiero de Raho, abbiamo ribadito questo impegno a tutti i cittadini e i commercianti: non facciamo un passo indietro. Avete la nostra parola, continueremo a stare dalla parte giusta».

Nel corso del suo intervento sul lungomare, Conte ha difeso a spada tratta il Reddito di cittadinanza, criticando aspramente i suoi avversari. «Dei mafiosi non parla mai nessuno», ha affermato l’ex premier tra gli applausi dei suoi sostenitori. «I parassiti – ha aggiunto – sono i mafiosi, non chi percepisce il reddito di cittadinanza. Come vi permettete voi politici, voi che state da 20-30 anni in politica, che guadagnate con i soldi dello Stato, di chiamare parassita chi è in difficoltà? Questa cosa è indegna, mi fa imbestialire. Non posso accettare che, dalla Meloni a Renzi, si parli di poltronari e parassiti, di “metadone di Stato” mentre dei mafiosi non parla mai nessuno. Parlano solo della povera gente che è in difficoltà e riceve un sostegno dallo Stato. È un mondo capovolto. Noi per questo siamo scomodi ma continueremo a fare le nostre battaglie».

De Raho: «La politica la prima che deve iniziare a osservare le regole»

«Ho sempre avuto nel mio cuore una Calabria che risorge, in grado di essere davvero una regione in cui l’uguaglianza dei diritti e la libertà costituiscono i pilastri dello sviluppo, del progresso sociale, economico e politico», ha detto l’ex procuratore nazionale antimafia e procuratore di Reggio Federico Cafiero De Raho, che ha aggiunto: «Penso che la politica sia la prima organizzazione sociale che deve cominciare a osservare le regole, a essere corretta, leale, trasparente. Avere un palazzo di vetro nella politica credo che sia fondamentale per la Calabria e per l’intero Paese».

«La ‘ndrangheta è la zavorra del Sud»

«Nessuno parla di ‘ndrangheta, la zavorra del Sud», ha rimarcato l’ex procuratore. «Quella melma in cui ci si dibatte e che impedisce che anche i più importanti investimenti si sviluppino e diano forza all’economia di questa regione».
Cafiero De Raho ha poi risposto alle accuse che nelle ultime settimane gli sono state rivolte per una frase pronunciata nel 2017, quando parlando di Reggio Calabria disse: «Questo è un territorio nel quale non si possono avere rapporti con altre persone». «L’interpretazione che è stata data è proprio contraria a quella che era la mia finalità», ha spiegato l’ex procuratore: «In una città in cui domina la confusione, in cui non si riesce a capire se una persona è da un lato o dall’altro, volevo evitare, poiché non conoscevo le persone, che si potesse pensare che io fossi legato a determinati centri di potere piuttosto che alle persone. Poiché ero legato alle persone era evidente che non volessi farmi vedere con i gruppi già costituiti di cui non conoscevo la costituzione. Per cui è stata una regola di prudenza, oltre che di immagine».

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